101 anni e 4 mesi è l’età della signora Vincenza appuntata sulla cartella clinica al momento dell’ingresso nella sala operatoria del Presidio CTO dell’ASST Gaetano Pini-CTO dove è stata ricoverata, per la prima volta nella sua lunga vita, a seguito di una caduta accidentale in casa che le è costata una frattura pertrocanterica al femore destro.
Non capita molto spesso di dover scrivere 1918 come anno di nascita di un paziente. Lucida e arzilla, la signora Vincenza ha colpito tutto lo staff del CTO per la sua personalità. Vedova, con due figli, si è sempre mossa in casa senza ausili, seppur vive con una badante fissa. Mangia di tutto e non ha allergie. Durante il ricovero al CTO, agli inizi di gennaio, è stata seguita dal reparto di Ortopedia Traumatologia II, diretto dal dott. Alberto Paronzini, e accudita dal personale e dagli internisti presenti in struttura. “Per la frattura pertrocanterica al femore destro è stata sottoposta a riduzione e sintesi con chiodo endomidollare – spiega il dott. Giuseppe Bonfiglio, medico che ha eseguito l’intervento chirurgico, coadiuvato dal gruppo di Anestesia e Rianimazione del Presidio CTO – . All’ingresso la paziente era lucida e orientata ed è stata sottoposta a intervento di osteosintesi. In seguito, la signora Vincenza è stata mobilizzata in carrozzina e si è sempre mantenuta lucida”. “Davvero una bella persona”, è il commento della dott.ssa Anna Gambarara che ha seguito direttamente la paziente durante il ricovero, insieme con il personale infermieristico specializzato, altro elemento di successo che ha portato la paziente alle dimissioni.
Grazie alla collaborazione attiva dell’ASST Gaetano Pini-CTO con le strutture sanitarie del territorio, la signora Vincenza è stata tempestivamente affidata alle cure dell'Azienda di Servizi alla Persona "Golgi Redaelli", dove ha iniziato da qualche giorno un percorso riabilitativo al quale collabora attivamente - intervenendo anche con precise indicazioni al personale - e che le ha già consentito di muovere i primi passi dopo l'intervento, ponendo così i presupposti per il possibile completo recupero della mobilità nell’arco di poche settimane.
Complice anche lo spirito combattivo, i medici dell’ASST Gaetano Pini-CTO sono certi che la sig.ra Vincenza tornerà a camminare molto presto. Del resto, come sottolinea il dott. Rocco Rizzo, Direttore Dipartimento Servizi Sanitari di supporto e della UOC Anestesia e Rianimazione del Presidio, non è l’età anagrafica del paziente a essere un vincolo quando si tratta di operazioni al femore, ma sono le malattie concomitanti e il tipo di chirurgia.
“La gestione anestesiologica – aggiunge Rizzo – è finalizzata a limitare lo stress chirurgico e a evitare gli eventi che compromettono le limitate riserve funzionali. L’età del paziente non è indicatore di esito negativo, anche se gli anni sono più di 100, come nel caso della signora Vincenza. Elementi decisionali fondamentali sono, invece, la qualità della vita del paziente e il rischio mortalità e morbilità correlato alle riserve funzionali”.
La riuscita dell’intervento è dovuta, inoltre, alla capacità dell’equipe del dott. Rizzo di adattare le tecniche di anestesia alle necessità soggettive di ogni paziente, così come ha fatto il dott. Santo Panarello, presente in sala operatoria durante l’intervento: “Il mio staff è preparato non solo per somministrare l’anestesia locoregionale o generale, ma anche sulla medicina perioperatoria, ossia preparare il paziente prima dell’intervento, controllare e vigilare il decorso post operatorio nei giorni successivi, monitorando dolori e funzioni vitali”.