Dal tavolo dei giudici di X Factor al Giappone cantando la sigla dei Monchhichi, la nuova serie animata di DeAJunior (in esclusiva dal 3 novembre su Sky, canale 623, tutti i giorni alle 19.30). Una bella responsabilità per Victoria Cabello la simpatica conduttrice e volto noto della televisione che si cimenta in un ruolo inedito: «Sono nata cantando le canzoni di Cristina D’Avena, che per prima nel 1982 interpretò la sigla del Monchhichi. Le sue canzoni erano un cult per tutti e invidiavo moltissimo il suo lavoro. Io fino a ora non mi ero mai vista come una cantante, se non nel buio della mia cameretta. Ma quando mi hanno proposto questo progetto, ha accettato subito a scatola chiusa e mi sono impegnata moltissimo. Spero che lei non se la sia presa, era un mio sogno. Alla fine ha risposto la bambina che è in me! E beh, autocitandomi, direi: se canto una sigla per bambini allora Vale Tutto! ( come nella mia rubrica su Victor Victoria su La7)».
I Monchhichi, le simpatiche scimmiette, cult degli anni 80, rivedute e modernizzate piacciono ancora e DeAJunior le ripropone in 3D: «Piacciono tantissimo perche trasmettono, ancora, valori importantissimi, come l’appartenza alla comunità, l’amicizia e l’amore. Quello che più mi piace però è l’evoluzione della serie: i personaggi, i Monchhichi sono diversi rispetto alla primissima serie, hanno caratteristiche più vicine alla società di oggi. Ad esempio c’è Willow, il mio preferito, il Monchhichi hipster, che sembra un ragazzo pronto per Silicon Valley»
I Monchhichi, anche nei nuovi episodi, vivono in un mondo colorato e magico. Victoria Cabello dei tre protagonistai si sente vicina alla piccola Hanae, la leader del gruppo: «E' una ragazza di oggi. Pronta a conquistare il mondo, a prendersi cura dei suoi amici, risoluta combattiva simpatica sbarazzina determinata e sognatrice. Trova sempre il lato positivo nelle cose ed è una vera leader. Questi Monchhichi sono proprio Girl Power!»
I Monchhichi sono un'occasione per parlare del Giappone. Un mondo apparentemente lontano ma reso più vicino, soprattutto ai bambini, grazie proprio all'idea di DeAJunior: «Prima di ogni puntata, andranno in onda delle clip dal titolo “Aspettando Monchhichi con Victoria Cabello” in cui racconteremo un po’ di caratteristiche della cultura nipponica: oggetti imperdibili, cucina, passioni dei giapponesi come il Karaoke, trucco parrucco, bon ton, come ci si comporta! Sono davvero divertenti e utili per capire qualcosa di piu sul Giappone che poi è la patria dei Monchhichi».
La tre scimmiette sono al protagoniste di un prodotto di qualità di cui è garante un canale televisivo come DeAJunior, il primo e unico rivolto all'età pre scolare (3-5 anni) e che da sempre guarda al mondo dei più piccoli con l'intelligenza di spingerli alla conoscenza e alla scoperta dei valori: «Non so quali siano gli ingredienti corretti per questa Tv di qualità. Non c’è una ricetta ma quello che ho cercato di fare io è relazionarmi a bambini, a questo nuovo pubblico per me, come se fossero adulti. Credo sia la chiave vincente. Trattarli non da piccoli ma da persone. E mettersi al loro pari senza mentire mai».