«Stiamo bene. La situazione è sotto controllo», rassicura padre Enzo Fortunato, direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, che abbiamo raggiunto al telefono, «la comunità va avanti come sempre nell’accoglienza di pellegrini e viaggiatori». I giovani 8 novizi risultati positivi al Sars-Cov-2, «stanno bene e sono in isolamento nel rispetto dei protocolli e delle procedure sanitarie». In via precauzionale sono in isolamento i novizi entrati in contatto con loro, in tutto 25.
«I ragazzi risultati positivi,», assicura padre Enzo, «provenienti da diverse parti del mondo, sono entrati a far parte del noviziato soltanto pochi giorni fa e non hanno avuto contatti con la comunità e i pellegrini. Le attività e la vita comunitaria continueranno in osservanza dei dispositivi previsti dalla legge e dal ministero della salute».
In un’estate in cui molti italiani stanno riscoprendo le bellezze e la spiritualità del loro Paese «tra i pellegrini si avvertono un maggiore raccoglimento e una minore distrazione, come se - spiega Padre Fortunato -», nell’esperienza dei drammi vissuti in questo anno complicato, «l’uomo avvertisse il bisogno di andare di più alla radice della primaria vocazione che è il rapporto con Dio».
Gli abbiamo chiesto se, nel loro essere «come il mare, che riceve acqua da tutte le parti, e la torna a distribuire a tutti i fiumi», per dirla con una citazione manzoniana, anche i frati di Assisi stanno avvertendo i segni della crisi che morde dopo l’assalto del virus e i suoi effetti sulla povertà: «Per fortuna, di fronte alla maggiore povertà abbiamo visto aumentare la solidarietà e questo è un bellissimo segnale, le persone stanno comprendendo che il sentiero della Parola insieme è percorribile e avvincente».