Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 15 settembre 2024
 
Il teologo
 

«Padre nostro: la nuova traduzione non mi piace»

16/07/2019  Una lettrice ci scrive: «Non sarebbe stato meglio tradurre "nella tentazione"? Oppure "non lasciarci cadere" o "non permettere che cediamo alla tentazione"?». La risposta del teologo don Silvano Sirboni.

GIOCONDA M. - La traduzione «non abbandonarci alla tentazione» non mi piace. Non sarebbe stato meglio «nella tentazione»? Oppure «non lasciarci cadere» o anche «non permettere che cediamo alla tentazione»?

Dopo mezzo secolo di insistenti richieste, in particolare da parte di pastori e catechisti, la commissione di esperti incaricata fin dal 1988 per una nuova versione ufficiale della Bibbia in lingua italiana, ha deciso, soprattutto con intenti pastorali, di tradurre la frase in questione con «non abbandonarci alla tentazione». Cioè con un’immagine non tanto fedele alla lettera quanto piuttosto al significato dell’invocazione, personalizzando in qualche modo la stessa tentazione. I vescovi italiani, in occasione della nuova traduzione del Messale Romano (che è in fase di pubblicazione), hanno saggiamente ritenuto opportuno omologare la preghiera del Padre nostro da parte dei fedeli al testo presente nella Bibbia dal 2008. Sarebbe stata possibile un’altra traduzione? Certamente, ma questa è quella che, a partire dalla pubblicazione del Messale, dovrà unirci nella preghiera comune. Una nota degli stessi vescovi a Mt 6, 13 accenna ad altre possibili traduzioni che, sebbene con sfumature diverse, esprimono la stessa fondamentale domanda di aiuto.

I vostri commenti
2

Stai visualizzando  dei 2 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo