La città di Palermo, millenario crogiolo di etnie e culture differenti,
si pone all’avanguardia nell’integrazione degli immigrati e nella lotta
contro il razzismo.
Un confortante segnale nella direzione dello ius
soli è rappresentato, infatti, dal conferimento della cittadinanza
onoraria a 89 bambini e giovani stranieri nati nel capoluogo siciliano.
Nello stesso tempo, il Consiglio Comunale di Palermo approva
l’istituzione di una innovativa “Consulta delle culture” per affermare
il diritto alla partecipazione degli immigrati.
Gli 89 bambini e ragazzi – divenuti cittadini onorari di Palermo dopo
una grande festa multietnica - provengono dall’Africa, dall’Asia e dal
Sudamerica. Nati nel capoluogo siciliano da genitori stranieri,
frequentano regolarmente le scuole di ogni ordine e grado.
Nei Cantieri Culturali della Zisa, sede della cerimonia ufficiale,
l’atmosfera è gioiosa ma non mancano le lacrime di alcuni genitori,
residenti a Palermo da tanti anni e orgogliosi di vedere i propri figli
divenire cittadini onorari. I più piccoli scorazzano da una parte
all’altra dei Cantieri, i più grandi dichiarano ad alta voce il loro
orgoglio di essere palermitani. D’altronde, alcuni parlano persino con
l’accento dialettale locale e tifano per la squadra del Palermo
(purtroppo retrocessa in serie B).
L’iniziativa della giunta comunale guidata da Leoluca Orlando si
inserisce nell’ambito del progetto “Io come tu. Tutti uguali di fronte
alla vita, tutti uguali di fronte alla legge”; un progetto promosso
dall’Unicef per garantire i diritti delle bambine e dei bambini.
Soddisfatto il sindaco Orlando: “In attesa che lo Stato italiano si doti
di una legge che dia attuazione formale a ciò che è già nella realtà
del nostro Paese, la città di Palermo, con questo gesto simbolico, vuole
confermare la propria tradizione di capitale multiculturale e
dell’integrazione. Occorre una nuova normativa che parta proprio dai
diritti dei più piccoli”.
Il conferimento della cittadinanza onoraria avviene all’indomani della
storica approvazione dell’istituzione della “Consulta delle Culture”, un
importante strumento per la partecipazione degli immigrati (comunitari,
extracomunitari o apolidi) alla vita politica.
Gli obiettivi della Consulta (dove saranno rappresentate tutte le
principali comunità residenti a Palermo) sono molteplici: dialogo
interculturale e religioso, prevenzione di ogni forma di discriminazione
e di xenofobia, consulenza giuridica, iniziative socio-economiche,
proposte per la vita politica cittadina, assistenza per consentire
l’effettivo esercizio delle forme di partecipazione e per l’accesso.
Secondo l’Assessore comunale Giusto Catania, “non si tratta di un organo
semplicemente consultivo, ma ha l’ambizione di essere un’Istituzione
che contribuisce alle scelte di governo della città.
La Consulta delle
culture può rappresentare la quarta gamba del sistema di governo
cittadino, dopo la Giunta, il Consiglio Comunale e le Circoscrizioni”.
Il sogno del Sindaco e della sua Giunta è quello che la Palermo
multietnica e pluralista possa diventare la capitale della cultura
europea.