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martedì 18 marzo 2025
 
quaresima 2021
 

La catena di preghiera in tutta Europa per le vittime della pandemia. Domani tocca all'Italia

03/03/2021  L’iniziativa per la Quaresima lanciata dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa per «ribadire la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa del coronavirus: le vittime e le loro famiglie, i malati e gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato». Il 4 marzo la Messa celebrata dal segretario della Cei, mons. Stefano Russo

Una rete di preghiera, una catena eucaristica, per le oltre 770mila persone che in Europa sono morte a causa del Covid-19. I presidenti delle Conferenze Episcopali europee invitano a pregare per le vittime della pandemia per tutto il tempo di Quaresima. Hanno iniziato Albania e Austria il 17 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, e mercoledì 4 marzo tocca all’Italia con la preghiera che sarà presieduta dal segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo.

In molte occasioni, i vescovi dell’Europa intera hanno unito la loro voce a quella di papa Francesco per ribadire la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa del coronavirus: le vittime e le loro famiglie, i malati e gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato. «Abbiamo valutato insieme l’opportunità, anzi il dovere di ricordare nella Santa Messa, le vittime, le tantissime vittime della pandemia – dichiara il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi d'Europa, nel suo messaggio per lanciare questa iniziativa. – Ogni Conferenza episcopale d’Europa si è impegnata nell’organizzazione di almeno una Messa: sarà come creare una catena di preghiera, una catena eucaristica in memoria e in suffragio di tante persone. In questa preghiera vogliamo anche ricordare le famiglie che hanno subito dei lutti e tutti coloro che ancora in questo momento sono colpiti dal morbo e sono incerti sulla propria vita».

Numerose le iniziative

L’iniziativa, che vede coinvolte tutte le Conferenze Episcopali d’Europa secondo un calendario già stabilito, vuole offrire un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente: «Noi vescovi d’Europa – aggiunge il presidente del CCEE – siamo tutti uniti accanto alle nostre comunità cristiane, ai nostri sacerdoti, grati a tutti coloro che continuano a dedicarsi alle persone più bisognose, per sostenere con la nostra parola e soprattutto con la nostra preghiera il loro impegno affinché possiamo guardare insieme ad un futuro migliore».

Il 20 febbraio, nella cattedrale di Banja Luka in Bosnia-Erzegovina, il cardinale Vinko Puljić, presidente della Conferenza episcopale, ha celebrato una messa insieme al vescovo Franjo Komarica. In Spagna a pregare per le vittime del Covid è stato il Consiglio permanente della Conferenza episcopale spagnola mentre in Slovacchia, il 25 febbraio, la messa celebrata da mons. Stanislav Zvolenský, presidente della Conferenza episcopale, è stata trasmessa diretta televisiva sulla rete cattolica Lux. Il 27 febbraio è stata la volta della Germania mentre il 1° marzo della Scozia. In Inghilterra, il 2 marzo, sono state celebrate messe in tutte le diocesi e una diretta streaming dalla cattedrale di Westminster con il card. Vincent Nichols. Aderisce all’iniziativa anche l’Italia e, il 4 marzo, mons. Stefano Russo celebrerà una messa a Roma nella cappella della Conferenza episcopale italiana.

Diretta streaming anche a Malta, il 9 marzo, e passando per i Paesi Bassi e la Scandinavia, si arriverà al 15 marzo in Polonia dove mons. Stanisław Gądecki, presidente della Conferenza episcopale, celebrerà una messa a Poznan nella cappella dell’arcivescovado. Si pregherà anche in Romania (18 marzo) e nella cattedrale di Mosca (19 marzo) fino ad arrivare in Estonia il 23 marzo. E ancora in Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria per un calendario fitto di appuntamenti, in continuo aggiornamento. L’iniziativa “vuole offrire un segno di comunione e di speranza per l’intero Continente”.

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