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domenica 10 novembre 2024
 
 

Pandemia: Sant'Egidio si mobilita per l'Africa

29/04/2020  La Comunità attiva i centri del Programma Dream per fare informazione e prevenzione. Aperta una sottoscrizione per sostenere i più poveri.

“Siamo tutti nella stessa tempesta, ma ci siamo con imbarcazioni diverse e in Africa molte barche sono fragili”. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio,  parla dalla Sala della Pace nella sede della Comunità trasteverina (dove nel 1992 furono firmati gli accordi di pace in Mozambico) e lancia l’allarme per le conseguenze che la pandemia da COVID-19 potrebbe avere per il continente africano.

“Per ora, se guardiamo al numero dei contagi e ai decessi,  non ci sono cifre allarmanti, ma si aspetta un picco per la seconda metà di maggio”, spiega Impagliazzo. Finora in Africa sono confermati 33.000 casi di contagio da Coronavirus, con oltre 1.470 morti. Il paese con più vittime è l’Egitto (359), seguito dal Marocco (167) e dal Sudafrica (93).

Gran parte dei paesi africani ha risposto alla pandemia adottando misure di limitazione dei movimenti delle persone e 34 governi hanno deciso di imporre il coprifuoco notturno. La preoccupazione di Sant’Egidio riguarda la scarsa disponibilità di strutture sanitarie adeguate per curare i malati. “I paesi più a rischio sono quelli più poveri. Nella Repubblica Centrafricana ci sono solo 3 respiratori, in Togo solo 4”, aggiunge Impagliazzo.

Per prevenire la diffusione della pandemia la Comunità ha mobilitato le circa 10.000 persone coinvolte nei centri del  Programma Dream, attivi da anni nella prevenzione e nella cura dell’infezione da HIV e della tubercolosi. “Non ci siamo fatti trovare impreparati”, dice Impagliazzo, “e ora i nostri centri del Programma Dream funzionano anche come presidi di prevenzione dal contagio di COVID-19”.

I centri del Programma Dream, attivi in dieci paesi,  stanno rifornendo tutto il personale sanitario e parasanitario di strumenti protettivi come  mascherine, gel, e guanti, nonché di tutto il necessario materiale informativo. C’è poi l’impegno ad assistere la popolazione più povera, costretta a vivere in lockdown in paesi dove manca una rete di protezione sociale. Per sostenere questo sforzo, la Comunità di Sant’Egidio ha aperto una sottoscrizione.

 
 
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