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lunedì 10 febbraio 2025
 
Teatro e spiritualità
 

Pantea, figura mitologica, veste i panni delle prime sante

05/11/2021  La figlia del vento è un dramma religioso scritto dal sacerdote don Vincenzo Arnone che va in scena ad Agrigento il 12 novembre interpretato da Silvia Budri

La figlia del vento, ambientato nella antica Agrigento, è un Atto Unico che, poeticamente, prende l’avvio da un personaggio femminile mitologico, Pantea, seguace di Empedocle, nella filosofia nella vita.
    Nel corso della rappresentazione, facendo un salto storico e religioso, tale personaggio veste i panni delle prime, più conosciute e venerate Sante della cristianità: Agata, Lucia, Venera, in una dimensione storica, drammatica e mistica che si rinnova di secolo in secolo, nella fede e nell’amore cristiano:
 “Il mio nome è Pantea e sono figlia del vento! Ebbi i natali nella valle d’Akragante e fui posta sulle rive del mare… Io non sono più Pantea! Io non seguo più le voci che mi vengon dalla valle, il mio nome è Lucia, è Agata, è Venera…”
    La figlia del vento rientra nella vasta produzione teatrale di Vincenzo Arnone, sacerdote scrittore, autore di varie opere di carattere religioso, letterario, saggistico e poetico: La figura del prete nella narrativa italiana del Novecento, L’ombra del padre, Bibbia e letteratura, Le voci del borgo romanzo di un prete, Gerusalemme dove volano i poeti…
     La maggior parte dei suoi testi teatrali sono racchiusi nei due volumi La notte di Arzamàs (recitazione tolstoiana) 1994, con prefazione e introduzione del Cardinale Gianfranco Ravasi e di Mario Luzi; e in Come Dio si muove sul palcoscenico 2013.  Del primo volume va segnalato l’atto unico su Tolstoi nella sua radicale conversione religiosa dopo aver letto le beatitudini evangeliche; del secondo i due testi Savonarola e Io Pirandello Luigi.
    L’interpretazione di La figlia del vento è affidata a Silvia Budri, attrice fiorentina. E’ andata in scena nei più prestigiosi teatri d’Italia - Roma, Firenze, Milano, Taormina, Palermo, Agrigento…-   nel ruolo di protagonista del teatro classico e moderno.  Dal 1994 la vediamo, man mano, in La viola di Prato con la regia di Pamela Villoresi, Due in altalena con la regia di Giampiero Becherelli; in seguito entra nel mondo del cinema e della televisione al fianco di Oreste Lionello, OrsoMaria Guerrini, Arnaldo Foà. Nel 2011 è in La città di Dio (testi di Sant’Agostino) con musiche composte da Gaetano Liguori e Luciano Vavolo.  E varie sono fino a oggi le altre sue interpretazioni.
    La figlia del vento viene rappresentata, la prima volta il 12 novembre 2021   nella Chiesa San Nicola di Agrigento, all’interno del Parco Archeologico, in un ideale luogo di incrocio tra la cultura e la spiritualità mitologica e cristiana.
 

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