Fede e carità. Papa Francesco scandaglia le ragioni ultime del credere. E si reca a Lampedusa, luogo simbolo del calvario di tante persone che fuggono da conflitti, miseria e degrado. Come annunciato da padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della
Santa Sede, venerdì 5 luglio verrà presentata la prima enciclica del nuovo Pontefice. S'intitola Lumen fidei. Il documento sarà illustrato dal
cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei
vescovi, da monsignor Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della
Congregazione per la dottrina della fede e da monsignor Rino
Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la
promozione della nuova evangelizzazione. A una enciclica
sulla fede stava lavorando anche papa Ratzinger, prima della
rinuncia al pontificato, dopo le sue due precedenti
encicliche, dedicate alla carità e alla speranza. Venerdì si
saprà come e in che misura papa Francesco abbia fatto suo il lavoro del predecessore sullo stesso argomento.
Il testo integrale dell'enciclica sarà allegato al numero 28 di famiglia Cristiana in edicola da mercoledì 11 luglio e in parrocchia da sabato 13.
Lunedì 8 luglio, poi, papa Francesco volerà a Lampedusa.
«Una visita breve, nella forma più discreta possibile», in un
arco orario ipotizzabile tra le 8 e le 13. Questo il
programma del Papa a Lampedusa, l'8 luglio, preannunciato da
padre Federico Lombardi. Come prima cosa è prevista la una breve navigazione per
lanciare una corona in mare, poi l'incontro al porto con
immigrati e la popolazione, infine la celebrazione della Messa allo stadio. Il Papa, si è appreso, ha deciso di recarsi sull'isola, perché «profondamente toccato dal recente naufragio di una
imbarcazione che trasportava migranti provenienti
dall'Africa, ultimo di una serie di analoghe tragedie». A Lampedusa,
papa Bergoglio «intende pregare per coloro che hanno perso la vita in
mare, visitare i superstiti e i profughi presenti,
incoraggiare gli abitanti dell'isola e fare appello alla
responsabilità di tutti affinchè ci si prenda cura di questi
fratelli e sorelle in estremo bisogno». Saranno presenti il vescovo di Agrigento e il sindaco del comune siciliano.
Alberto Chiara