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giovedì 19 settembre 2024
 
AI CHIERICHETTI
 

«Più preghiera, meno chat e cellulari»

05/08/2014  Il Papa ha pregato i Vespri con 50 mila ministranti tedeschi. Con cui ha dialogato e scherzato, consigliando loro di non perdere troppo tempo in Internet e con gli smartphone. In Germania coloro che "servono Messa" sono 430 mila, in Italia circa 200 mila. Bergoglio ha ricevuto in dono una maglia da campione del mondo.

Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.
Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.

Hanno invaso piazza San Pietro in occasione del loro pellegrinaggio nazionale. Ma c’erano anche tanti italiani e turisti per quella che è diventata una udienza molto speciale. I ministranti, quelli che una volta si chiamavano chierichetti, in Germania sono una realtà importante della pastorale giovanile. Di loro si occupa un dipartimento della Conferenza episcopale. In tutto sono 430 mila i ministranti tedeschi. Cinquantamila martedì 5 agosto hanno celebrato i Vespri con il Papa in piazza San Pietro.

Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.
Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.

Accanto a  Bergoglio, sul sagrato, c’erano cinque ministranti, di diverse età, tra cui due ragazze, con la tunica scarlatta e la cotta bianca dei chierichetti. Con loro anche chierichetti delle diocesi di Vienna e di Linz in Austria e della Lettonia. Gli hanno regalato la maglia nera e rossa, i colori della Germania campione del mondo con il numero 1 e la scritta “Franziskus” e la fascia bianca del pellegrinaggio da indossare al polso. Anche il coro della diocesi tedesche aveva la stessa maglia. Bergoglio ha letto in tedesco l’omelia dei vespri. E’ la prima volta che accade.

Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.
Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.

Al Papa i ministranti hanno posto alcune domande. Uno di loro ha detto al Papa che è bello fare il ministrante, ma è difficile conciliare l’impegno con tutto il resto e “certe domeniche preferirei fare una bella dormita” e poi che a volte gli amici non capiscono e “mi prendono in giro”. Così ha chiesto al Papa un consiglio per gestire la situazione. Un altro ha chiesto cosa si aspetta la Chiesa dai ministranti. E un terzo lo ha interrogato sul significato della libertà, visto che il motto del pellegrinaggio era un versetto del Vangelo di Matteo. “Liberi! Perché è lecito fare del bene”. Il Papa ha risposto, in italiano, mentre un prelato traduceva in tedesco, affermando che i ministranti sono facilitati ad ascoltare la parola di Gesù, a causa del servizio all’altare e ha consigliato loro di “rileggere a casa personalmente il Vangelo ascoltato nella liturgia” e che “il mondo ha bisogno di persone che testimoni agli altri che Dio ci ama”.

Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.
Roma, martedì 5 agosto 2014. Papa Francesco celebra i Vespri in piazza San Pietro con 50 mila ministranti ("chierichetti") tedeschi. Foto Reuters.

Bergoglio ha detto ai ragazzi di essere “canali che trasmettono l’amore di Cristo”. Riguardo alle difficoltà a conciliare tutti gli impegni Bergoglio ha scherzato. “Bisogna un po’ organizzarsi, programmare in modo equilibrato le cose, ma voi siete tedeschi e questo vi viene bene!”. Quindi ha ricordato che “tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose futili: il chattare in internet o con i telefonini, le “telenovele”, i prodotti del progresso tecnologico, che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita, e talvolta distolgono l’attenzione da quello che è realmente importante. Tra le tante cose da fare nella routine quotidiana, una delle priorità dovrebbe essere quella di ricordarsi del nostro Creatore che ci consente di vivere, che ci ama, che ci accompagna nel nostro cammino”. Sulla libertà ha sottolineato che è un “dono di Dio”, quando “non è plasmata dal Vangelo, la libertà può trasformarsi in schiavitù e la schiavitù è peccato”. Le “regole sono necessarie nella Chiesa e nella società”. E ha esortato i ragazzi a “non usare male la vostra libertà” e a “non sciupare la grande dignità di figli di Dio”. Infine ha indicato Maria come modello: “Vi aiuti ad essere nella Chiesa e nella società protagonisti del bene e operatori di pace, ragazzi e giovani pieni di speranza e di coraggio”.

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I "ministranten" tedeschi a Roma per l'incontro con il Papa
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