Nella cappella Sistina, dove non è stato montato l'altare mobile come in altre occasioni, papa Francesco ha celebrato, per la prima volta dalla sua elezione, con le spalle rivolte al popolo. Si è girato soltanto durante il rito del Battesimo dei 33 neonati (20 bambine e 13 maschi), figli di dipendenti vaticani.
Ai genitori, ai padrini e madrine, agli zii, ai nonni il Papa ha raccomandato di leggere spesso il Vangelo, di portarlo in tasca e di diventare in questo modo esempio per i loro figli. Perché, come il latte è necessario per far crescere il corpo, la Parola di Dio lo è per far crescere l'anima. «Dio», dice il Papa, «come un bravo papà e una brava mamma, vuole dare cose buone ai suoi figli. E che cos’è questo cibo sostanzioso che Dio ci dà? E’ la sua Parola: la sua Parola ci fa crescere, ci fa portare buoni frutti nella vita, come la pioggia e la neve fanno bene alla terra e la rendono feconda. Così voi, genitori, e anche voi, padrini e madrine, nonni, zii, aiuterete questi bambini a crescere bene se darete loro la Parola di Dio, il Vangelo di Gesù. E anche darlo con l’esempio! Tutti i giorni, prendete l’abitudine di leggere un brano del Vangelo, piccolino, e portate sempre con voi un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, per poterlo leggere. E questo sarà l’esempio per i figli, vedere papà, mamma, i padrini, nonno, nonna, gli zii, leggere la Parola di Dio».
Il Papa, come aveva fatto anche lo scorso anno invita le mamme ad allattare i bambini che piangono e a pregare: «per quelle mamme – sono tante, purtroppo – che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli. Preghiamo e cerchiamo di aiutare queste mamme». E poi aggiunge: «Dunque, quello che fa il latte per il corpo, la Parola di Dio lo fa per lo spirito: la Parola di Dio fa crescere la fede. E grazie alla fede noi siamo generati da Dio. E’ quello che succede nel Battesimo. Abbiamo ascoltato l’apostolo Giovanni: "Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio". In questa fede i vostri bambini vengono battezzati. Oggi è la vostra fede, cari genitori, padrini e madrine. E’ la fede della Chiesa, nella quale questi piccoli ricevono il Battesimo».
Ed è nella Chiesa che la fede viene tramandata di generazione in generazione, non si può essere cristiani fuori dalla Chiesa. Attraverso il Battesimo, di generazione in generazione, c'è una catena di trasmissione di fede. «E’ molto bello questo! E’ un passarsi di mano in mano la candela della fede: lo esprimeremo anche tra poco con il gesto di accendere le candele dal grande cero pasquale. Il grande cero rappresenta Cristo risorto, vivo in mezzo a noi. Voi, famiglie, prendete da Lui la luce della fede da trasmettere ai vostri figli. Questa luce la prendete nella Chiesa, nel corpo di Cristo, nel popolo di Dio che cammina in ogni tempo e in ogni luogo. Insegnate ai vostri figli che non si può essere cristiano fuori dalla Chiesa, non si può seguire Gesù Cristo senza la Chiesa, perché la Chiesa è madre, e ci fa crescere nell’amore a Gesù Cristo».
E, infine, il Papa invita a pregare lo Spirito Santo. Non si può pregare solo Dio o solo Gesù. «Cari genitori, cari padrini e madrine», dice Francesco, «se volete che i vostri bambini diventino veri cristiani, aiutateli a crescere "immersi" nello Spirito Santo, cioè nel calore dell’amore di Dio, nella luce della sua Parola. Per questo, non dimenticate di invocare spesso lo Spirito Santo, tutti i giorni. «Lei prega, Signora?» - «Sì» - «Chi prega?» - «Io prego Dio» - Ma "Dio", così, non esiste: Dio è persona e in quanto persona esiste il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. «Tu chi preghi?» - «Il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo». Di solito preghiamo Gesù. Quando preghiamo il "Padre Nostro", preghiamo il Padre. Ma lo Spirito Santo non lo preghiamo tanto. E’ tanto importante pregare lo Spirito Santo, perché ci insegna a portare avanti la famiglia, i bambini, perché questi bambini crescano nell’atmosfera della Trinità Santa». Bastano poche semplici parole, per i propri figli e per se stessi: «Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore».