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lunedì 09 settembre 2024
 
 

Il Papa nelle Filippine, il polmone dell'evangelizzazione in Asia

15/01/2015  Francesco arriva nelle Filippine, l'unico paese a maggioranza cattolica dell'Asia, per rilanciare la missione evangelizzatrice della chiesa locale e portare conforto ai superstiti del terribile tifone Yolanda che un anno fa causò ottomila morti e 15 milioni di sfollati

Sono i vescovi che hanno insistito per avere il conforto del Pontefice a un anno di distanza dal disastro causato dal tifone Yolanda: ottomila morti e 15 milioni di sfollati, il peggiore a memoria d’uomo. E papa Francesco ha risposto subito a riprova dell’attenzione che Bergoglio nutre per tutto il continente asiatico. Le Filippine hanno scelto il logo di una croce con attorno un grande abbraccio rosso e azzurro che simboleggiano il tema “Misericordia e compassione”.

Non è una visita di circostanza. Il Papa dedica tre giorni pieni all’unico Paese asiatico a maggioranza cattolica. Dei circa 98 milioni di abitanti, infatti, oltre il 92 per cento è cristiano e, di questa percentuale, l’81 per cento è di fede cattolica. Ed è molto forte anche la cultura familiare, sebbene i legami siano messi a dura prova dall’emigrazione, soprattutto delle donne. Una delle testimonianze preparate per papa Francesco è portata da un gruppo guidato da una matriarca di 100 anni attorniata da figli, nipoti, pronipoti e trisnipoti.

Bergoglio, dopo la visita alle zone maggiormente colpite dal tifone, conclude il viaggio a Manila inviando la Chiesa filippina, che ha cominciato il novenale per la celebrazione dei cinquecento anni di evangelizzazione del Paese, come Chiesa missionaria nel continente asiatico. La cerimonia del 18 gennaio, con l’accensione delle candele e appositi canti, conclude la Messa del Santo Niño, la festa più sentita nel Paese, perché ricorda il Gesù Bambino che sarebbe stato portato direttamente dal navigatore portoghese Ferdinando Magellano nel 1521 ai primi cristiani filippini e donato come regalo di battesimo alla regina di Cebù.

 
 
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