Sul sito ufficiale del Santuario c’è già il conto alla rovescia per il centenario delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli Francesco, Giacinta e Lucia che sarà celebrato esattamente tra un anno, il 13 maggio 2017, festa della Madonna di Fatima e anniversario della prima apparizione. Tra i milioni di pellegrini che il prossimo anno affolleranno il Santuario portoghese ci sarà probabilmente anche papa Francesco che ha ricevuto diversi inviti a visitare il Portogallo da parte del governo, della Conferenza episcopale e della diocesi di Leiria-Fatima.
Lo stesso Bergoglio ne parlò un anno fa nel corso di un'udienza privata a monsignor Antonio Marto, vescovo della diocesi di Fatima. Secondo una dichiarazione pubblicata sul sito web della diocesi e del Santuario di Fatima, riportata dall'Agenzia Ecclesia, Francesco disse al vescovo: «Se Dio mi dà vita e la salute», voglio essere alla Cova da Iria (il luogo delle apparizioni e del santuario di Fatima, ndr) entro due anni, autorizzando «la divulgazione pubblica della sua intenzione». L'udienza mirava a «trattare varie questioni relative a Fatima», con possibilità di affrontare «gli aspetti di rinnovamento pastorale che il Santo Padre intende attuare».
Già nel febbraio 2015, dopo essere stato creato cardinale, il patriarca di Lisbona Manuel Josè Macario do Nascimento Clemente aveva rivelato che in Vaticano c'è la certezza «quasi assoluta» che Francesco si recherà in visita in Portogallo nel 2017, in seguito agli inviti ricevuti. «È il centenario di Fatima e Fatima ha un posto molto importante nella vita di milioni e milioni di cattolici in tutto il mondo. Papa Paolo VI è stato lì nel 1967, dopo di lui papa Giovanni Paolo II, quindi Papa Benedetto XVI. E speriamo venga anche Papa Francesco», disse il cardinale ai giornalisti.
Francesco sarebbe quindi il quarto Papa a visitare Fatima, dopo Paolo VI (1967), 50° anniversario della prima apparizione, Giovanni Paolo II (che fece tre viaggi: nel 1982, nel 1991 e nel 2000) e Benedetto XVI (2010).
Ovviamente la data esatta della visita di Bergoglio non c’è ancora, sarà decisa probabilmente dopo che verrà messo a punto il piano delle celebrazioni del centenario. Le apparizioni della Vergine avvennero fra il 13 maggio e il 13 ottobre del 1917 a tre piccoli pastori, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni). Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto.
La convinzione di Giovanni Paolo II: fu la Madonna a salvarmi
Ai tre bambini furono affidate le tre parti del segreto di
Fatima; la terza parte fu rivelata nel 2000, per volontà di Giovanni Paolo II,
e parlava dell’uccisione di un vescovo vestito di bianco che potrebbe ricoleggarsi all'attentato subito dal Pontefice in piazza San Pietro il 13 maggio 1981.
Lo stesso papa Wojtyla vide una connessione in questa vicenda che andava al
di là della mera coincidenza. A confermarlo è stato il suo più stretto
collaboratore, il cardinale Stanislaw Dziwisz, nel libro-intervista di Gian
Franco Svidercoschi Una vita con Karol. «Per
la verità, a Fatima Giovanni Paolo II non aveva mai pensato nei giorni
immediatamente successivi all’attentato. Solo più tardi, dopo essersi ripreso e
aver riacquistato un po’ le forze, aveva cominciato a riflettere su quella a
dir poco singolare coincidenza»,
scriveva l’attuale arcivescovo di Cracovia.
«Alla fine, il Papa
si decise. Domandò di poter vedere il terzo “segreto”», conservato allora nell’archivio della
Congregazione per la Dottrina della Fede. Il 18 luglio, poi, il cardinale
prefetto Franjo Seper – raccontava Dziwisz – consegnò due buste a monsignor
Eduardo Martinez Somalo, sostituto della Segreteria di Stato: l’una conteneva
il testo originale di suor Lucia in portoghese, l’altra una traduzione in
italiano.
Somalo le portò poi al Gemelli, l’ospedale romano dove il Papa era
ricoverato; «una volta
letto» il segreto,
Giovanni Paolo II «non
ebbe più dubbi». «In quella “visione” aveva
riconosciuto il proprio destino»,
affermava Dziwisz, «si
convinse che la vita gli era stata salvata, anzi, gli era stata nuovamente
donata grazie all’intervento della Madonna, alla sua protezione».
«Una mano ha sparato
e un’altra ha guidato la pallottola»,
era la convinzione del Pontefice polacco che ha voluto incastonare la
pallottola nella corona della statua della Madonna di Fatima.
Nonostante tutto ciò, e nonostante la rivelazione ufficiale, non si sono mai
sopite le polemiche circa il terzo “segreto”. C’è chi ritiene che ne esistesse
un’altra parte, andata perduta o fatta scomparire, sottolineando una serie di
incongruenze fra le testimonianze dei decenni passati e la versione
ufficiale.