Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
martedì 22 aprile 2025
 
 

Papa: «Grazie Turchia»

03/12/2014  All'udienza generale ricorda il viaggio ad Ankara e Istanbul. Il dialogo ecumenico e l'incontro con i giovani profughi. In piazza sotto la pioggia ringrazia i fedeli "coraggiosi".

Papa Francesco ha riassunto per i fedeli nell’udienza in piazza san Pietro gli incontri e i temi del viaggio in Turchia. Nel suo bilancio il Papa ha esclamato: “Dio continui a proteggere il popolo turco, le sue autorità, i suoi rappresentanti anche delle diverse fedi, perché insieme possano costruire un luogo di pace, di pacifica coesistenza, tra religioni e culture diverse”. In particolare si è soffermato sul profilo ecumenico: “Nel nostro cammino di dialogo ecumenico e anche nel cammino di unità nella nostra chiesa cattolica, quello che fa tutto è lo Spirito santo, a noi tocca lasciarlo fare, accoglierlo e andare dietro alle sue ispirazioni”. Poi ha spiegato il senso dell’incontro con i giovani profughi del Medio Oriente avvenuto domenica poco prima di ripartire per Roma: “L'ultimo incontro, bello e anche doloroso è stato con un gruppo di ragazzi profughi, ospiti dei salesiani. Era molto importante per me incontrare alcuni profughi dalle zone di guerra del Medio Oriente, sia per esprimere la vicinanza mia e della Chiesa, sia per sottolineare il valore della accoglienza, in cui anche la Turchia si è molto impegnata”. E ha aggiunto: “Ringrazio ancora di più la Turchia per questa accoglienza, e ringrazio i salesiani di Istanbul, che lavorano con i profughi, sono bravi; ho incontrato altri padri, anche un gesuita tedesco, che lavorano con i rifugiati, ma quell'oratorio dei salesiani è una cosa bella, è un oratorio nascosto, preghiamo per tutti i profughi e i rifugiati perché siano rimosse le cause di questa dolorosa piaga”.

Poco prima dell’udienza il Papa aveva visto e salutato i leader religiosi, che partecipano al III summit di cristiani e musulmani. A loro il papa ha detto che l’incontro “aiuta a rendere più forte la nostra fratellanza. Vi ringrazio per il vostro lavoro, per quello che voi fate per capirci meglio e soprattutto per la pace. Questa è la strada della pace: il dialogo”. All’udienza c’erano pochi pellegrini circa 10 mila a causa della pioggia e del forte vento che spazzava piazza San Pietro. I malati sono stati accolti nell’aula Paolo VI e il Papa prima di andare in piazza per l’udienza è passato a salutarli. Poi davanti a pellegrini con l’ombrello e avvolti in teli antipioggia il papa ha cominciato l’udienza con queste parole: “Buongiorno, è una brutta giornata, voi siete bravi e coraggiosi a essere qui, bene preghiamo, e andiamo avanti”.

Tag:
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo