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lunedì 17 febbraio 2025
 
 

La "rivoluzione" di Francesco

14/04/2013  Con il compito di “consigliarlo nel governo della Chiesa universale" il papa ha nominato otto cardinali in rappresentanza di tutti i continenti.

Con serenità, ma con decisione. A un mese esatto dalla elezione, papa Francesco dà i primi chiari segni di cambiamento anche della curia. Con il compito di “consigliarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione” della Pastor Bonus, la costituzione sulla curia romana, il papa ha nominato un gruppo di otto cardinali in rappresentanza di tutti i continenti. Quella di una riforma della curia era una delle richieste emerse nel corso delle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave.


La prima riunione del gruppo è fissata per i giorni primo-tre ottobre prossimi, ma il comunicato della Segreteria di Stato precisa che “Sua Santità è tuttavia sin d’ora in contatto con i menzionati cardinali”. Si tratta dell'arcivescovo di Tegucigalpa, cardinale Oscar Maradiaga, con funzione di coordinatore, del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, dell'arcivescovo emerito di Santiago del Cile, cardinale Francisco Javier Erraruriz Ossa, di quello di Bombay, Oswald Gracias, di Monaco, Reinhard Marx, di Kinshasa, Laurent Monsengwo Pasinya, dell'arcivescovo di Boston, cardinale Sean O'Malley e di quello dell'arcivescovo di Sydney Georg Pell. La segreteria del gruppo è affidata al vescovo di Albano, Marcello Semeraro, che il Papa conosce personalmente dal sinodo del 2001, nel quale Bergoglio, allora arcivescovo di Buenos Aires, era relatore generale aggiunto e monsignor Semeraro segretario generale. Fino alla prima riunione del gruppo il Papa continuerà a incontrare, come già sta facendo, i capi di dicastero e i responsabili dei vari uffici “in modo”, ha spiegato padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, “da farsi una sua esperienza, una sua conoscenza in modo da avere una propria visione delle cose”. 

Il gruppo di cardinali avrà una funzione consultiva e non decisionale. La Curia, pertanto, conserva tutte le sue funzioni fondamentali di aiuto del Papa da vicino, nel governo quotidiano della Chiesa universale. Papa Francesco, ha sottolineato padre Lombardi, “ha voluto dare un segnale di essere attento a recepire le indicazioni, i consigli, i suggerimenti che i suoi confratelli cardinali hanno dato nel corso delle riunioni plenarie che preparavano il Conclave. Quindi dimostra di essere attento alle attese della Chiesa universale, manifestate in quella sede autorevole”.

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