Come a gennaio quando ci fu l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo. Anzi, peggio. Perché stavolta gli attacchi appaiono coordinati, ci sono oltre 60 vittime finora, cento persone tenute in ostaggio, tre attacchi pressoché simultanei nel cuore di Parigi, il presidente Hollande prelevato dallo Stade de France e portato via in tutta fretta mentre era in corso la partita Francia – Germania. La Francia è ripiombata nell'incubo del terrore. Le forze dell’ordine fanno fatica a controllare la città e la polizia lancia appelli perché tutti restino in casa. A gennaio furono colpiti due luoghi simbolo – la redazione del giornale che aveva fatto satira nei confronti dell’Islam e un market ebraico kosher – stavolta gli attacchi hanno colpito centri di aggregazione popolare: un teatro, un ristorante e lo stadio.
Insomma, l’inferno in tutta la capitale francese. Il primo conflitto a fuoco, a colpi di kalashnikov, ha causato la morte di almeno undici persone in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi, vicino a Rue Bichat. La seconda nel famoso locale notturno Le Bataclan, dove si stava svolgendo un concerto della band americana Eagles of Death Metal: ci sono cento ostaggi nelle mani dei terroristi, secondo le prime testimonianze.
Un primo assalitore sarebbe stato ucciso dalle forze dell’ordine, mentre uno dei terroristi avrebbe «Allah u Akbar», «Allah è grande», secondo quando riferiscono i primi testimoni all’uscita del Bataclan. Infine almeno tre esplosioni sono state anche udite attorno allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania. Il presidente Francois Hollande è stato evacuato dallo stadio per motivi di sicurezza. Al termine della partita, gli spettatori non sono stati fatti uscire: scene di panico si vedono all’interno del campo da gioco, dove gli spettatori si sono riversati sul prato. Intanto Hollande, dopo essere stato fatto allontanare per motivi di sicurezza dallo stadio si è recato al ministero dell’Interno per una riunione di emergenza dopo le sparatorie contemporanee nel cuore di Parigi. Alla riunione partecipa anche il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve. E dalle fonti di sicurezza Usa arriva una prima analisi «Appaiono chiaramente - dicono le fonti - come una seria di attacchi coordinati».
In un discorso alla nazione Hollande ha proclamato lo stato d'urgenza e la chiusura delle frontiere. "Dobbiamo assicurarci che nessuno possa entrare nelle frontiere perché questi crimini avvengano. Non sappiamo chi sono questi terroristi che cosa fanno, da dove arrivano. E' un momento terribile ma dobbiamo fare il possibile e dimostrare che siamo uniti. La Francia deve essere forte".