Proclami di guerra, appelli alle coscienze, appassionanti richiami
all’impegno civile. Nel corso della storia, sono stati tanti i discorsi
che hanno influenzato e a volte radicalmente cambiato il corso degli
eventi. Nella serata in cui il mondo guarda alle elezioni americane,
“Grandi discorsi della storia”, il nuovo programma di Rai Storia condotto da Aldo Cazzullo da stasera alle 21.10 apre la sua serie con una puntata
dedicata ai grandi discorsi dei Presidenti degli Stati Uniti d’America.
Dallo "Yes, we can" del presidente uscente Barack Obama, all’annuncio del New Deal
di Franklin Delano Roosevelt nel periodo della Grande Depressione.
Dall’"I have never been a quitter (Non sono mai stato uno che molla)" di
Richard Nixon, parole pronunciate davanti alla tv nel suo discorso
dimissionario dopo lo scandalo Watergate, al discorso di commiato di
Dwight Eisenhower, con l’accorato appello contro il complesso militare
industriale, fino all’espressione mai dimenticata "Ask not what your
country can do for you, ask what you can do for your country (Non
chiedere cosa il tuo paese può fare per te, ma chiediti cosa tu puoi
fare per il tuo paese)" dell’amatissimo Presidente John Fitzgerald
Kennedy.
I discorsi saranno commentati dai giornalisti Vittorio Zucconi e Furio Colombo, del
generale Fabio Mini e dello storico della tv Giorgio Simonelli.
Nelle undici puntate successive, Cazzullo condurrà il pubblico in un viaggio alla scoperta delle parole che hanno segnato le pagine degli ultimi cento anni della nostra storia, analizzandole da ogni punto di vista: storico, sociologico, culturale, linguistico e semiologico. Il cuore del racconto saranno proprio i discorsi: le parole usate, le conseguenze che hanno generato. Oltre ai presidenti degli Stati Uniti, quelli Repubblica Italiana, pontefici, donne combattive e determinate, protagonisti della Guerra Fredda e della politica italiana, candidati alle elezioni presidenziali americane, dittatori, pensatori, leader politici e “visionari”.
Tanti gli intervistati, che saranno di volta in volta protagonisti, testimoni ed esperti del discorso raccontato. Tra loro: Emma Bonino, Pietrangelo Buttafuoco, i vaticanisti Alberto Melloni e Paolo Rodari, la giornalista britannica Christina Lamb, coautrice della biografia di Malala Yousafzai, Dacia Maraini, Giorgio Simonelli, storico della tv. Tra le testimonianze dirette, quella di Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani (l’agente della scorta del giudice Giovanni Falcone ucciso nella strage di Capaci) di cui nessuno ha mai scordato il discorso in lacrime e potentissimo nel giorno dei funerali di Stato “Vi perdono, però vi dovete mettere in ginocchio”.
Il programma si avvale dell’analisi dei discorsi dal punto di vista retorico e semiotico di Flavia Trupia, presidente dell’Associazione italiana retorica e ghost writer, della consulenza di Agostino Giovagnoli, professore di Storia all’Università Cattolica di Milano e di Gianluca Lioni, autore del libro “I 100 discorsi che hanno cambiato la storia” con Michele Fina.