Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 06 novembre 2024
 
dossier
 

«Dopo il Padre nostro ci sono altri passaggi del Messale Romano da rivedere?»

16/01/2019 

R.P. - Nei giorni scorsi la Cei ha modificato un’invocazione del Padre nostro e una frase del Gloria. Ci sono altri passaggi del Messale Romano che avrebbero meritato di essere rivisti?

Effettivamente c’è una frase che avrebbe meritato una discussione e una revisione. Essa si trova tra le parole della consacrazione, quelle che il sacerdote pronuncia sul pane, ed è il termine “sacrificio” («Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi»). Ebbene, essa è del tutto assente nell’editio typica del Messale in latino («Hoc est enim corpus meum, quod pro vobis tradetur [verbo al futuro]», che di fatto è più vicina al testo originale greco, cfr. Lc 22,19b: «hymon didómenon», “dato per voi”). Indubbiamente tale aggiunta in lingua italiana (che non trova alcun riscontro nelle traduzioni dei Messali inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese eccetera), induce a interpretare in prospettiva sacrificale-cultuale la donazione di Cristo. In realtà nei testi neotestamentari dell’istituzione dell’Eucaristia (1Cor 11,23-26; Mc 14,22-24; Lc 22,19-20; Mt 26,26-28) non ricorre mai il lessico tecnico cultuale-sacrificale.

Multimedia
Papa Francesco: «Satana è educato, bussa alla porta, ma non ci si può dialogare»
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo