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domenica 12 gennaio 2025
 
 

Passione all'Accademia Santa Cecilia

22/10/2011  Riapre la stagione sotto la direzione di Antonio Pappano, che ha stregato con il suo calore e il suo talento fuori dal comune le platee del mondo. Si parte con un monumento della musica

E’ la stagione più prestigiosa, importante  e ricca del panorama sinfonico italiano. E nella sua lunga storia (in origine portava il nome di Orchestra dell’Augusteo) sono iscritti i nomi più grandi del concertismo mondiale. Tutti! L’Accademia di Santa Cecilia riprende in questo week end il suo percorso. E lo fa con la guida di un personaggio che ha conquistato i cuori ed il plauso di intere platee sparse nel mondo: Antonio Pappano. Origini italiane, biografia anglosassone, esperienze in tutto il mondo.


Ma, soprattutto, una passione, un calore, un trasporto per la musica - lirica, sinfonica o da camera è poco importante - che uniti al suo talento fuori dal comune fanno di lui un musicista che lascia in chi lo ascolta un segno indelebile. Per l’inaugurazione della Stagione 2011-2012 (sito www.santacecilia.it, con tantissime notizie e contributi) il sovrintendente Bruno Cagli e lo stesso Pappano hanno scelto un “monumento” della musica: la Sinfonia n. 8 “dei Mille” di Gustav Mahler su testo del Veni Creator Spiritus

Ed il “Mille” del titolo è un’indicazione dell’immenso impegno che questa pagina richiede: 150 professori d’orchestra, 500 coristi, 350 voci bianche la eseguirono la prima volta il 12 settembre 1910 al Palazzo delle Esposizioni di Monaco. A Roma il China National Chorus - prestigiosa compagine formata da oltre 70 elementi che vanta un’intensa attività concertistica in tutto il mondo - il Coro di Voci Bianche dell’Accademia e un cast di otto voci soliste intoneranno le parti vocali di una partitura che Mahler scrisse come maestoso affresco dalla sonorità solenne, come composizione nella quale la voce fosse espressione di un messaggio universale di amore e di speranza. Il mio primo incontro con Mahler è stato con la sua musica vocale. 

«Per molti anni non ho diretto le sue partiture», spiega Antonio Pappano presentando il concerto. «Quando ero più giovane c’è voluto molto tempo perché mi avvicinassi alle sue pagine; Mahler nella sua musica parla di sentimenti, è lucido e puntuale nel descriverli, li distilla, tocca il cuore della verità e quando qualcosa è troppo veritiero può colpire, può far male. Ed anche in questa occasione il pubblico vivrà un’esperienza d’ascolto all’unisono col direttore. E sarà solo il primo dei tanti passi di una Stagione ricchissima». Alla quale non mancherà un contributo multimediale da non perdere: Pappano in web è infatti l’occasione giusta per conoscere il direttore, per capirne lo spirito e sapere tutto della musica che dirige. Per sentirla e scaricarla. Ma, soprattutto, per avvertire la sua irresistibile carica umana.   

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