«Ognuno di noi deve avere l’umiltà
e la dignità di accettarsi:
da un difetto può nascere
un pregio! E poi: chi lo ha
detto che per essere ammirate dobbiamo avere
tutte le stesse curve e zigomi uguali? La vera
bellezza è essere se stesse». Patrizia Rossetti
è uno dei volti più amati della Tv italiana: per
anni ha fatto compagnia al pubblico femminile
di Rete 4 dal mattino alla sera. Solare, sincera e
allegra, è sotto i riflettori da quando, giovanissima,
nel 1981 ha vinto il concorso Una valletta
per Sanremo. Attrice, conduttrice e cantante,
ammette: «Soltanto chi ha la luce dentro di sé
può farla risplendere al di fuori».
- Perché “no” alla chirurgia estetica?
«Perché dobbiamo imparare ad accettarci con
dignità e umiltà. Ci sono bellissime donne, anche
nello spettacolo, che hanno avuto la forza
di fare dei propri difetti fisici un pregio: penso
a Barbra Streisand, ad esempio, che fortunatamente
non ha mai avuto la tentazione di rifarsi
il naso! Ogni persona è unica e proprio in questo
consiste il suo valore. Vedere donne tutte
uguali e omologate non è sinonimo di classe,
né di bellezza. E poi, a mio parere, bisogna saper
invecchiare bene: non è una ruga in più
che può creare insicurezza. Ero molto amica
di Virna Lisi: lei è un esempio per tutte».
- Ma non sono soltanto le donne dopo
gli “anta” a ricorrere al bisturi: ci sono
sempre più ragazze. Per quale motivo?
«Trovo che sia assurdo che le mamme, per i
18 anni delle figlie, le portino a fare un ritocchino!
Purtroppo c’è in giro una mania secondo
la quale si è belle se si ha tutte le stesse misure.
L’omologazione non rende affascinanti:
non siamo tutte Charlize Theron, ovviamente,
ma questo non significa che non possiamo essere
meravigliose. Il segreto è invece un
altro…».
- Quale?
«Essere belle dentro,
prima di tutto.
Capita spesso che,
quando una donna
è felice e sta bene con
se stessa, ha una luce
particolare che le illumina
il viso. E poi, certamente,
è importante non lasciarsi
andare, prendersi cura del proprio
aspetto fisico. Non c’è nulla di male nei
trattamenti estetici non invasivi, né tantomeno
negli interventi dettati da motivazioni
puramente funzionali, però i facili escamotage
non funzionano…».
- In che senso?
«Un giorno accompagnai da un chirurgo estetico
una mia amica, che voleva sottoporsi a una
liposuzione. Il medico, molto correttamente,
le disse che prima doveva mettersi a dieta, fare
sport, avere uno stile di vita sano… Non si
può pretendere che il bisturi sia una bacchetta
magica: per essere belle, occorre impegno
e sacrificio».
- Hai mai avuto la tentazione di un ritocchino?
«Quando ero giovane. Ma poi ho capito che
non era la soluzione giusta. Le scorciatoie
non esistono»!