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lunedì 14 ottobre 2024
 
L'evento
 

Cambiamo modi di pensare e atteggiamenti concreti: urge un nuovo patto educativo

14/10/2020  Oggi all’Università Lateranense l’incontro durante il quale il Papa con un videomessaggio richiama l’impegno sul “Global Compact on Education”. L’arcivescovo Zani: «Francesco ci invita ad avere un passo comune sul fronte formativo, perché oggi la realtà è cambiata. Ognuno segue direzioni diverse e assistiamo a quella che potremo definire una catastrofe educativa»

Mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica
Mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica

L’evento sul lancio del Patto Educativo globale era in programma il 14 maggio scorso ma è stato annullato a causa della pandemia. Per sottolineare l’urgenza dell’educazione in questo nuovo drammatico contesto, la Pontificia Università Lateranense ospita giovedì 15 ottobre alle 14.30 un evento durante il quale papa Francesco lancerà un nuovo messaggio sul “Global Compact on Education”. L’appuntamento, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, è dedicato specificatamente al mondo accademico e potrà essere seguito in più lingue, in diretta online, sul portale e i canali YouTube di Vatican News e attraverso i canali di distribuzione di Vatican Media.

Papa Francesco proporrà a tutte le persone di buona volontà l’adesione a un Patto per generare un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia. Le parole del Santo Padre saranno commentate, in un videomessaggio, dalla Direttrice Generale dell'UNESCO Audrey Azoulay, da personalità ecclesiali e della cultura, e anche da alcuni giovani studenti, primi destinatari del Messaggio del Papa. «Lo scopo dell’incontro», ha detto a Radio Vaticana l’arcivescovo Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, «sarà quello di rilanciare i contenuti che il Papa ha esplicitato in diverse occasioni a partire dal suo messaggio del 12 settembre 2019, quando ha parlato per la prima volta del patto globale per l’educazione. Francesco l'ha ripreso in altre cinque circostanze con interventi ricchissimi di spunti e significati che noi abbiamo cercato di raccogliere. Quella del 15 ottobre diventa perciò una data di rilancio ma in una situazione diversa, contraddistinta in particolare da due elementi nuovi. Prima di tutto ci troviamo in un contesto caratterizzato dalla pandemia e quindi non paragonabile a quello di un anno fa. In secondo luogo ci troviamo oggi in un momento della vita della Chiesa in cui abbiamo tra le mani un nuovo documento straordinario: l’enciclica Fratelli tutti che il Papa ha firmato ad Assisi il 3 ottobre scorso. Questi due elementi mi sembra che ci aiutino a inquadrare in modo nuovo il ricco patrimonio di magistero che Francesco, durante il suo pontificato, ha voluto esprimere sul tema dell'educazione e che è poi concentrato nel tema del patto educativo. L’obiettivo del Papa mi pare proprio quello di invitare tutti ad avere un passo comune sul fronte educativo, perché oggi la realtà è un’altra. Ognuno segue direzioni diverse e assistiamo a quella che potremo definire quasi una catastrofe educativa». Mons. Zani ha affermato che occorre rilanciare la «dimensione del camminare insieme e soprattutto del lanciare lo sguardo oltre l'ostacolo. Per farlo», ha spiegato, «bisogna ripensare i sistemi educativi accademici che sono, il Papa l’ha ripetuto tante volte, toppo ingessati, troppo formali. Bisogna trovare percorsi diversi che vadano in tutte le direzioni, chiamando in campo le diverse discipline, per far capire come l'educazione sia la trasmissione dei diversi saperi che devono però trovare un paradigma nuovo e unitario centrato sul valore della persona e sul dialogo interdisciplinare. Ma soprattutto bisogna imparare a vedere l'educazione e la trasmissione dei saperi nella prospettiva di un servizio per il bene comune».

La tavola rotonda alla Pontificia Università Antonianum

Proprio in vista di quest’appuntamento, martedì scorso si è svolta presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, la tavola rotonda “Il villaggio dell’educazione”. Curata dall’università Lumsa e dalla Pontificia Accademia Mariana, ha visto fra i relatori: padre Cecchin, o.f.m., presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale; padre Vidales, o.f.m, Rettore della stessa università francescana; l’arcivescovo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica; i ministri italiani Manfredi (Miur) e Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia); Gigi De Palo (Forum Famiglie); il dottor d’Andrea (Rondine - Cittadella della pace); il presidente del CdA della Lumsa, il cardinale Lajolo; l’imam della Grande Moschea di Roma, Nader Akkad e il sindaco di Roma, Virginia Raggi. A coordinare l’incontro, don Giovanni Emidio Palaia, docente di Teologia morale all’università Lumsa di Roma che al Patto educativo ha dedicato un interessante volume dal titolo The village of education / Il villaggio dell’educazione (Roma, Lumsa — Assisi, Cittadella editrice). Proprio questo volume, scrive L’Osservatore Romano, ha rappresentato la “partitura di fondo” della tavola rotonda.

 
 
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