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venerdì 18 aprile 2025
 
AUSTRALIA
 

Pedofilia, il cardinale Pell prosciolto da ogni accusa: è libero

07/04/2020  L'Alta Corte, l'ultimo grado di giudizio australiano, ha completamente scagionato l'ex arcivescovo di Sydney che ancora in appello era stato giudicato colpevole e condannato a 6 anni di reclusione.

Il cardinale australiano George Pell, condannato per pedofilia a 6 anni - sentenza confermata in appello lo scorso agosto -, è stato prosciolto da ogni accusa dall'Alta corte, l'organo di giudizio finale in Australia. I sette giudici hanno emesso il verdetto all'unanimità. Il porporato, 78 anni, che si è sempre dichiarato innocente, è ora libero: ha lasciato il carcere di Barwon per recarsi in un istituto religioso presso Melbourne. Pell era stato dichiarato colpevole di abusi che avrebbe compiuto nel 1996 a  Melbourne, quando era arcivescovo della diocesi. 

Pell ha sottolineato che il suo processo «non era un referendum sulla Chiesa cattolica, né su come le autorità della Chiesa in Australia hanno trattato il crimine della pedofilia» tra i preti. Il cardinale ha quindi affermato di aver «sofferto di una grave ingiustizia» che «è stata rimediata». Pell ha aggiunto di non nutrire alcun risentimento verso il suo accusatore, all'epoca chierichetto: «Non voglio che il mio proscioglimento aggiunga alla sofferenza e amarezza che tanti sentono». «L'unica base per la guarigione a lungo termine è la verità», ha dichiarato ai giornalisti. «L'unica base per la giustizia è la verità, perché la giustizia significa verità per tutti. Un ringraziamento speciale per tutte le preghiere e migliaia di lettera di supporto. Voglio ringraziare in particolare la mia famiglia per il loro amore»

 

Il sito Vaticannews riporta la reazione della Conferenza episcopale australiana: «Il suo presidente, l'arcivescovo Mark Coleridge, riconosce che la decisione dell’Alta Corte sarà accolta con favore da coloro che credono nell'innocenza del cardinale, mentre sarà devastante per gli altri. Quindi ha ribadito l'impegno incrollabile della Chiesa per la sicurezza dei bambini e per una risposta efficace ai sopravvissuti e alle vittime di abusi sessuali su minori».

In tutta questa vicenda, la Santa Sede ha sempre preso atto delle decisioni dei giudici australiani, ribadendo il massimo rispetto per le autorità giudiziarie nei suoi vari gradi, ma restando in attesa di conoscere gli eventuali ulteriori sviluppi del procedimento. Ricordando in varie dichiarazioni che il cardinale ha sempre sostenuto la sua innocenza e il suo diritto a difendersi fino all’ultimo grado della giustizia, ha costantemente confermato la vicinanza alle vittime di abusi sessuali e l’impegno, attraverso le competenti autorità ecclesiastiche, a perseguire i membri del clero che ne siano responsabili.

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