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sabato 26 aprile 2025
 
 

Pedofilia: raddoppiati i siti

16/03/2011  Il Rapporto 2010 di don Di Noto: 14 miliardi il giro d'affari. I social network contro i pedofili. L'impegno della Chiesa ribadito da padre Lombardi. Il ruolo della Libia.

Nel 2010 è raddoppiato il numero di siti internet con contenuto pedofilo scoperti dell'associazione Meter diretta da don Fortunato Di Noto e segnalati alla polizia postali. Il dato è contenuto nel Rapporto Meter 2010, che  stima in 14 miliardi di euro annui il giro d'affari legato a pedofilia e pedopornografia. Il Rapporto segnala la Libia come nuovo 'paradisò per i domini web in questo infame settore. L'associazione Meter è molto preoccupata non solo per le dimensioni del fenomeno, che tra l'altro sempre di più colpisce neonati e bambini fino ai 2 anni, prendendo così i connotati di “infantofilia”; ma anche per l'affermarsi di una cosiddetta “pedofilia culturale”, ossia la proliferazione di siti in cui l’abuso sui minori viene presentato come una “libera scelta”.

 I dati del dossier 2010 sono stati diffusi in una conferenza stampa alla Radiovaticana, aperta dal direttore dell'emittente pontificia e portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, il quale ha ricordato che “la questione degli abusi è stata al centro di molti dibattiti e ha toccato anche la Chiesa, per motivi che sono noti”,ma “la Chiesa è soprattutto impegnata in una lotta a tutto campo contro la pedofilia, come dimostra anche l'attività di Meter”. Tra il 2003 e il 2010 l'associazione ha monitorato 689.394 siti, 65.056 dei quali sono stati segnalati alle polizie di tutto il mondo e in particolare alla polizia postale italiana: “Solo lo scorso anno sono stati individuati 13.766 tra siti interne, social network, servizi di scambio files foto e video con contenuto pedofilo, contro i 7.240 del 2009, con una crescita pari quasi al 100%. I riferimenti italiani, iscritti in sociale network e simili, sono passati da 51 a 65”. Un aspetto positivo arriva dai social network, con una diminuzione della presenza di pedofili legata probabilmente ai maggiori controlli: le segnalazioni alla polizia postale sono passate da 851 nel 2009 a 315 nel 2010.

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