Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 23 giugno 2025
 
In arrivo dall'Inps
 

Pensioni, che cosa ci svela la busta arancione

27/04/2016  La ricevono lavoratori dipendenti del settore privato, i commercianti, gli artigiani e gli iscritti alla Gestione separata. Contiene l’estratto conto contributivo, con la data della pensione e il suo importo a quel momento. Ma non si tratta di dati definitivi. Ecco perché...

A partire da aprile circa 7 milioni di lavoratori hanno iniziato a ricevere dall’Inps, per posta, la cosiddetta busta arancione, che contiene il riepilogo della loro situazione previdenziale e la stima della futura pensione. L’iniziativa riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato, i commercianti e gli artigiani, nonché i lavoratori iscritti alla Gestione separata che ancora non abbiano richiesto all’istituto le credenziali per accedere al servizio on line “La mia pensione”.

Questi soggetti potranno trovare nella busta un prospetto del loro estratto conto contributivo con indicata la data di pensionamento e del suo importo a quel momento. Altro dato rilevante è la stima del tasso di sostituzione che esprime il rapporto percentuale tra la prima rata di pensione e la retribuzione o il reddito d’impresa al momento del pensionamento.

Le informazioni contenute nella busta arancione non hanno alcun valore certiƒficativo, anzi, l’Inps invita i destinatari a veriƒ-ficarne la correttezza e a segnalare anomalie o inesattezze attraverso i canali indicati. Anche le valutazioni sulla decorrenza, la misura della pensione e il tasso di sostituzione hanno un valore indicativo, poiché fatte a normativa vigente e basate su proiezioni a retribuzione costante, senza poter tenere conto di eventi futuri (cessazioni, variazioni retributive, aumenti, part-time eccetera) che possano incidere sull’attività lavorativa o sui criteri di calcolo delle prestazioni. Per gli stessi motivi, le simulazioni non tengono conto di eventuali riscatti, ricongiunzioni, accrediti di contribuzione ƒfigurativa che l’assicurato ha facoltà di attivare.

La busta arancione è in continuità con il servizio on line “La mia pensione”, mediante il quale l’istituto ha inteso stimolare nei lavoratori una maggiore conoscenza e consapevolezza dei propri scenari previdenziali futuri. In aggiunta, l’invio della busta fa parte di un progetto ancora più ampio, condiviso con l’Agenzia per l’Italia digitale, con cui si vuole incentivare l’utilizzo dei canali telematici nei rapporti con la Pubblica amministrazione.

In particolare, la lettera invita l’utenza ad accedere ai servizi informativi Inps attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid), con cui i cittadini e le imprese possono usufruire dei servizi delle Pubbliche amministrazioni e delle imprese aderenti con un’unica identità digitale, evitando così il moltiplicarsi di password e utenze. Per accedere allo Spid gli utenti devono prima rivolgersi ai soggetti gestori di identità digitale (attualmente Infocert, Poste e Tim) che, nel rispetto delle regole e dei criteri di sicurezza emessi dall’Agenzia, sono tenuti a veriƒcare i dati del richiedente, a fornire le credenziali di accesso e a gestire l’autenticazione degli utenti.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
5

Stai visualizzando  dei 5 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo