Veglie di preghiera per Pentecoste in tutta Roma. Per accompagnare anche l'invocazione di pace che questa sera sarà pronunciata da Papa Francesco e dai presidenti di Israele e Palestina. Ma anche per ricordare la potenza dello Spirito Santo nella vita dei credenti. Il Papa, celebrando nella basilica di San Pietro, la messa di Pentecoste spiega che l'effusione dello Spirito sugli apostoli «benché straordinaria, non è rimasta unica e limitata a quel momento, ma è un evento che si è rinnovato e si rinnova ancora». Cristo continua a realizzare la sua promessa di no nlasciarci soli, «inviando sulla Chiesa lo Spirito vivificante, che ci insegna, ci ricorda, ci fa parlare», dice papa Francesco.
Insegna, cioè «ci guida per il giusto cammino, attraverso le situazioni della vita. Lui ci insegna la strada, la via. Più che un maestro di dottrina, lo Spirito è un maestro di vita».
E poi «ci ricorda tutto quello che Gesù ha detto. E’ la memoria vivente della Chiesa».
E mentre «ci fa ricordare, ci fa capire le parole del Signore. Questo ricordare nello Spirito e grazie allo Spirito non si riduce a un fatto mnemonico, è un aspetto essenziale della presenza di Cristo in noi e nella Chiesa. Lo Spirito di verità e di carità ci ricorda tutto ciò che Cristo ha detto, ci fa entrare sempre più pienamente nel senso delle sue parole. E' memoria vivente».
Senza questa memoria, ammonisce il Papa, non siamo veri cristiani, ma uomini e donne prigionieri «del momento, che non sanno fare tesoro della loro storia, non sanno leggerla e viverla come storia di salvezza».
Ma lo SPiirot Santo ci aiuta anche a parlare con i fratelli e nella profezia: «ci aiuta a parlare con gli altri riconoscendo in loro dei fratelli e delle sorelle; a parlare con amicizia, con tenerezza, comprendendo le angosce e le speranze, le tristezze e le gioie degli altri. Lo Spirito santo ci fa parlare anche agli uomini nella profezia, cioè facendoci “canali”umili e docili della Parola di Dio. La profezia è fatta con franchezza, per mostrare apertamente le contraddizioni e le ingiustizie, ma sempre con mitezza e intento costruttivo».
Infine il Pap aricorda che, nel giorno di Pentecoste la chiesa fu "battezzata" e battezzata "in uscita", per evangelizzare. «Quando i discepoli "furono colmati di Spirito Santo", fu il battesimo della Chiesa, che nacque “in uscita”, in “partenza” per annunciare a tutti la Buona Notizia. E mentre ricordiamo la Madre Chiesa che parte per servire e ricordiamo l'altra Madre, la nostra Madre che partì con prontezza per servire, la Madre Chiesa e la Madre Maria».
E ricordiamo anche che Gesù era stato perentorio con gli Apostoli: «Non dovevano allontanarsi da Gerusalemme prima di aver ricevuto dall’alto la forza dello Spirito Santo. Senza di Lui non c’è missione, non c’è evangelizzazione. Per questo con tutta la Chiesa, con la nostra Madre Chiesa cattolica», ha concluso il Papa, «invochiamo: Vieni, Santo Spirito».