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sabato 26 aprile 2025
 
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«Per crescere impastiamo arte e imprenditorialità»

19/12/2024  Mulino Caputo promuove la sostenibilità, l'attenzione agli spazi pubblici e i giovani talenti: «Oltre a una mostra dedicata alla raffigurazione del cibo, abbiamo adottato uno spazio pubblico a piazza Mercato, a Napoli, luogo che spesso è stato riempito di rifiuti»

La pizza della mamma di Luyao Wang una delle opere premiate insieme a Sacro Caputo di Biagio Salvati ed ECO della Cooperativa Error 207
La pizza della mamma di Luyao Wang una delle opere premiate insieme a Sacro Caputo di Biagio Salvati ed ECO della Cooperativa Error 207

Sostenere il talento per permettere un maggiore sviluppo e promuovere la collaborazione fra istituzioni culturali e realtà aziendali. Sono i pilastri della mission di Mulino Caputo, una delle più antiche attività imprenditoriali di Napoli della produzione di farine. Fondata nel 1924, ha oggi cento dipendenti e il 45% di esportazioni sulle vendite totali. Lo sguardo dell’impresa è concentrato sull’innovazione e sulle possibilità che la cultura può garantire all’occupazione giovanile.

Il Premio Caputo nasce proprio dall’incontro sinergico del Mulino con Valore Italia in collaborazione con Cassa di depositi e prestiti della Fondazione del Banco di Napoli e Accademia delle Belle arti di Napoli. Un’unione che ha immaginato di dar vita a una progettualità che esce dall’azienda e coinvolge diversi attori sociali. Studenti e neodiplomati hanno partecipato alla prima edizione del Premio sul tema “Arte e cibo”, realizzando delle opere per una mostra che ha riconosciuto delle borse di studio ai vincitori. Le tre opere vincitrici sono quelle dei giovani artisti Biagio Salvati con Sacro Caputo, la Cooperativa Error 207 con ECO e Luyao Wang con La pizza della mamma. Premio e mostra si sono rivelati fruttuosi soprattutto perché è stato possibile l’incontro fra culture e persone diverse.

Il Mulino Caputo sta realizzando anche un nuovo stabilimento in Molise, in provincia di Campobasso, su un’area di 170 mila metri quadrati. Il capannone sarà ecosostenibile, alimentato dal fotovoltaico e dall’eolico, e prevede di creare almeno duecento posti di lavoro che occuperanno giovani molisani. Caputo fa anche un riferimento allo spopolamento delle aree interne confermando l’importanza degli investimenti in territori ricchi di colture e che rischiano l’impoverimento.

Tra le diverse iniziative solidali che il Mulino Caputo sostiene, c’è l’adozione di uno spazio pubblico a piazza Mercato, a Napoli, luogo che spesso è stato riempito di rifiuti. Da due anni l’azienda lo tiene pulito e permette che i giardini di fronte alla Basilica santuario del Carmine Maggiore vengano fruiti dai bambini.

Antimo Caputo
Antimo Caputo

ANTIMO CAPUTO (Ceo di Mulino Caputo)

«Territorio, ambiente, sviluppo delle periferie sono i nostri punti fermi da quattro generazioni. Il nostro obiettivo è puntare sui giovani che vivono in questa terra, e non solo. I maestri mugnai ci insegnano che la nostra cultura arriva proprio dai cereali. E dai cereali, poi, si ritorna a reinvestire nell’ambiente per dar valore anche a chi lo vive. I dipendenti della nostra azienda sono parte di una attività che in cento anni non ha mai smesso di essere una famiglia. Infatti, più che un’azienda di famiglia, la nostra è una famiglia-azienda, valore fondamentale che intendiamo preservare nel tempo».

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