Il comando del Signore è chiaro: «Prendete e mangiate... prendete e bevete...». Per quasi tutto il primo millennio questo è stato il modo di comunicare i fedeli durante la celebrazione eucaristica. Tuttavia ai malati e ai prigionieri si portava da sempre la Comunione con il solo segno del pane, senza per questo pensare minimamente a una Comunione dimezzata. Fra il X e il XII secolo la teologia giunse opportunamente ad affermare che la presenza sacramentale del Risorto, sebbene significata separatamente nei segni del corpo e sangue, è unica e totale sia nell’uno che nell’altro segno. Verità teologica che venne incontro alle pratiche difficoltà che incontrava la Comunione al calice per tutti i fedeli. Il che portò progressivamente alla sua totale scomparsa e persino alla sua proibizione (1415). In Oriente è restata fino a oggi, ma facendo della Comunione dei fedeli un fatto meno frequente. Ripristinata in Occidente nel 1965, oggi è praticamente sempre possibile tenendo conto delle persone e delle circostanze.