Come docente e come mamma di due preadolescenti mi rendo conto che la cosa che serve di più ai nostri figli è l’intelligenza emotiva. È un termine davvero di moda, oggi, citato sia da chi si interessa di scuola che di educazione. Tutti ne parlano, ma quasi nessuno la insegna. Ragazzi e ragazze sono sempre più immersi nelle loro vite digitali, la cui virtualità rende difficile apprendere le competenze emotive che servono per affrontare la relazione con se stessi e con gli altri. Inoltre, le canzoni e le serie tv amatissime dai giovani spesso sono un inno all’impulsività e al “qui e ora”, a fare tutto quello che ti va, nella logica del “chissenefrega”. Su questo, spesso rifletto e discuto, ma poi mi sembra di non avere strumenti. Né come genitore, né come docente. TULLIA
— Cara Tullia, hai ragione: l’educazione emotiva oggi rappresenta una priorità educativa. Ma è molto complesso promuoverla perché, come scrivi tu, l’approccio impulsivo alla vita e la celebrazione di un’autodeterminazione autoriferita, senza una reale consapevolezza emotiva, sembrano oggi prevalenti nelle molte proposte culturali fatte a chi cresce. Io stesso, sia come professionista che come genitore di quattro figli, a volte resto disarmato di fronte al nichilismo, alla mancanza di orizzonte e al vuoto valoriale che pervade molte delle cose che leggono, guardano e ascoltano i nostri figli.
Abitare la vita con pienezza e consapevolezza, andando alla ricerca della vera felicità, comporta farsi domande, coltivare un buon dialogo interiore, confrontarsi con persone, storie e narrazioni che ti aiutano ad alzare lo sguardo sulla vita. Ti propongo alcuni libri che puoi consigliare ai tuoi figli e ai tuoi studenti, magari approfittando dell’estate. Abilità per la vita di K.Swift (Gallucci ed.), per 8-12 anni, fornisce spunti teorici e pratici per comunicare meglio con gli altri, sviluppare abilità di pensiero e comprendere le emozioni. Per i preadolescenti due romanzi di formazione che hanno un’attenzione specifica ai vissuti emotivi dei giovani protagonisti sono Vitória Velluno e la stanza delle emozioni di A.Tabaro (Garzanti ed.), in cui una giovane adolescente impara a dare un nome e a riconoscere ciò che prova dentro di sé e Gaia degli alberi di A. Spada (Solferino ed.) che vede un quartetto di ragazze, con il potere di comprendere la voce degli alberi, che si impegnano a salvare il pianeta.
Molto bello anche La società segreta dei Salvaparole di E. Galiano (Salani ed.) in cui Samu con la sua banda di amici vuole evitare la scomparsa di alcune parole che servono a rendere più bella, completa e vera la vita. Infine, per gli adolescenti, splendida è la lettura di Insegna al cuore a vedere di D. Cassioli (De Agostini ed.) dove un campione paralimpico ipovedente fornisce riflessioni e meditazioni per aprire le porte del cuore e della mente