Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 14 ottobre 2024
 
 

Perché l’Islam si è diffuso in modo così grande?

26/09/2017 

STEFANO C. - Si dice che in Siria, prima dell’Isis, cristiani e musulmani hanno sempre convissuto pacificamente, ma nel 632 erano tutti cristiani mentre, alla vigilia dell’arrivo dell’Isis, erano una piccola minoranza. Quindi o l’islam ha una maggiore forza attrattiva o 14 secoli di angherie, balzelli, uccisioni hanno ridotto ai minimi termini la presenza cristiana.

Un credo semplice, lontano dalle dispute dottrinali che dilaniavano il cristianesimo e vedevano intere comunità perseguitate per sottomettersi ai dogmi avallati dal Basileus di Costantinopoli, per di più professato da beduini dal carattere sostanzialmente egualitario può aver favorito le conversioni, incoraggiate tuttavia anche da motivi fiscali e ragioni di carriera. Fondamentalismo è un termine che nasce tra gli Evangelici americani e si basa essenzialmente sull’interpretazione letterale delle Sacre Scritture: attribuirlo ai soli musulmani è un errore, in ogni religione vi sono posizioni simili. La terza guerra mondiale a pezzetti di cui parla il Papa riguarda tutti i conflitti in atto e non si riferisce ad alcuno scontro di civiltà, ch’egli ha negato indicando che crederci rischia di portarci all’inciviltà dello scontro.

I vostri commenti
18

Stai visualizzando  dei 18 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo