La liturgia comunica il mistero di Dio e la sua salvezza attraverso segni umani. Ora, la pratica del digiuno, mentre esprime il primato dello spirito sulle realtà materiali, nello stesso tempo ne fa emergere anche il valore. Infatti le cose si apprezzano soprattutto quando ci vengono a mancare e il loro recupero accresce la nostra gioia. Allo stesso modo il “digiuno” quaresimale di alcuni elementi rituali festivi, come il Gloria e l’alleluia, ne fa risaltare maggiormente la gioiosa dimensione pasquale. Poiché la Quaresima è un tempo originato dalla preparazione dei catecumeni al battesimo e dalla ripresa dello stesso da parte di tutti i già battezzati, il Messale italiano propone per le Messe del tempo quaresimale e pasquale la recita del più antico ed essenziale Simbolo apostolico (il Credo breve) che riconduce esattamente alla professione di fede che accompagna il rito battesimale.