Perché non scrivete mai articoli
sui misfatti commessi dagli immigrati?
Volete evitare il rischio di fare
arrabbiare, ancor di più, gli italiani
onesti? Eppure, i casi di razzismo alla
rovescia, cioè nei confronti degli italiani
che sono trattati peggio degli
immigrati, sono tanti. Basta informarsi.
Voi non volete capire che i musulmani
non si devono proprio accogliere!
Dovreste riflettere su che cosa
succede in alcuni quartieri di città
europee, dove vige la “sharia” (la legge
sacra islamica), dove le donne vanno
in giro coperte dalla testa ai piedi e i
cristiani sono malvisti e osteggiati. Io
non voglio che accada lo stesso nelle
città italiane. L’islam non è una religione
di pace, è solo fonte di enormi
problemi sociali e di ordine pubblico.
ANTONELLO D. - Verona
Un delinquente è tale per quello che
fa, non certo per l’appartenenza a un popolo
o all’altro. La responsabilità è sempre
personale, non si possono colpevolizzare
intere categorie di persone, solo
perché si scopre una mela marcia. Ma
anche la giustizia dev’essere equanime.
A parità di reato, non ci sono alcuni che
sono meno colpevoli degli altri, solo perché
hanno la pelle un po’ più chiara, un
conto in banca ben nutrito e una schiera
di costosi avvocati. Vivere di pregiudizi e
alimentare le paure, anche quando non
ce n’è alcuna ragione, genera malessere,
divisioni e anche odio, specie contro gli
immigrati. Spesso con l’irresponsabile
complicità di tanti mezzi di informazione,
che sono “fogli d’ordine” a servizio di
ideologie xenofobe e razziste. Quando
ghettizziamo gli immigrati, isolandoli
in un quartiere della città, è quasi peggio
che respingerli in mare. L’integrazione
è qualcosa di serio, che richiede accoglienza,
solidarietà e impegno di risorse.
Se vogliamo che gli immigrati siano una
risorsa e non una fonte di problemi.