Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 03 ottobre 2024
 
Chiedilo a credere
 
Credere

Perché non vogliamo cambiare?

17/11/2022  Non vogliamo uscire dalle nostre comfort-zone: proprio questo ci impedisce di crescere

Alcune persone si lamentano, di solito con accenti nostalgici, del fatto che tante cose sono cambiate, dall'altra parte mi capita di incontrare atteggiamenti altrettanto critici da parte di chi denuncia la mancanza di cambiamento. Come è possibile la permanenza di atteggiamenti così contrapposti? A ben guardare quelli che giudichiamo cambiamenti sono di solito conseguenze passive dell'affermarsi della realtà: le cose accadono senza che ce ne accorgiamo! Molte cose cambiano perché non abbiamo fatto scelte diverse. Sono per lo più cambiamenti subiti. Perché, in verità, il cambiamento vero e proprio ci fa paura, siamo di solito refrattari al cambiamento, perché implica una ridefinizione, un rischio, un impegno.A volte ci nascondiamo dietro la nostra natura: «Sono fatto così!».

È la storia dello scorpione che, non sapendo nuotare, chiede un passaggio alla rana per attraversare lo stagno, ma la rana, pur temendo di essere punta, tuttavia si fa persuadere dallo scorpione. Durante la traversata, la rana sente un dolore sul dorso e si rende conto che lo scorpione l'ha punta: «Perché lo hai fatto?», chiede la rana. E lo scorpione risponde: «Perché sono così, questa è la mia natura». Quest'affermazione, sono fatto così, è una frase killer, che rischia di uccidere noi stessi e chi ci sta intorno. Spesso sentiamo nei contesti in cui viviamo, anche in quelli ecclesiali, frasi killer del tipo «si è fatto sempre così».In effetti facciamo fatica a uscire dalle nostre comfort-zone, ma proprio questo ci impedisce di crescere e di scoprire le nostre risorse. È sano avere anche una zona di confronto in cui ritirarsi di tanto in tanto per riposare, il problema nasce quando confondiamo il nostro nido con l'universo. Accade come nella storia raccontata da Spencer Johnson, dove due topolini e due gnomi cercano il formaggio e lo trovano, ma a un certo punto il formaggio finisce. I topolini si mettono subito alla ricerca di nuovo formaggio, mentre gli gnomi si lamentano, credono che si tratti di uno scherzo, aspettano che il formaggio riappaia.A volte anche noi rischiamo di rimanere intrappolati nei nostri schemi e nelle nostre fantasie, invece di prendere atto che, essendo cambiate le condizioni, per vivere dobbiamo necessariamente cambiare anche noi. I topolini si mettono subito alla ricerca di nuovo formaggio, mentre gli gnomi si lamentano, credono che si tratti di uno scherzo, aspettano che il formaggio riappaia. A volte anche noi rischiamo di rimanere intrappolati nei nostri schemi e nelle nostre fantasie, invece di prendere atto che, essendo cambiate le condizioni, per vivere dobbiamo necessariamente cambiare anche noi. I topolini si mettono subito alla ricerca di nuovo formaggio, mentre gli gnomi si lamentano, credono che si tratti di uno scherzo, aspettano che il formaggio riappaia.A volte anche noi rischiamo di rimanere intrappolati nei nostri schemi e nelle nostre fantasie, invece di prendere atto che, essendo cambiate le condizioni, per vivere dobbiamo necessariamente cambiare anche noi.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo