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lunedì 16 settembre 2024
 
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«Perdono fratelli», il Papa commuove gli indios del Chiapas

15/02/2016  A San Cristobal de Las Casa, durante una delle tappe più attese del viaggio in Messico, Bergoglio ha fatto un'“esame di coscienza” per lo sfruttamento delle popolazioni indigene: “il mondo ha bisogno di voi”.

Papa Francesco in Chiapas (Messico). Foto Ansa.
Papa Francesco in Chiapas (Messico). Foto Ansa.

La folla lo ha salutato ripetutamente come il Papa dei poveri, il Papa della giustizia e della pace. E Francesco ha chiesto perdono da parte di tutti quelli che hanno escluso e spogliato i popoli indigeni del Chiapas, terra ricca di risorse, ma a tutt'oggi una delle più povere del Messico. Suggestivi i colori, i canti e le musiche con cui i discendenti di queste antiche popolazioni precolombiane hanno abbellito la liturgia eucaristica.

E' accaduto a San Cristobal de Las Casas. Papa Francesco ha chiesto "perdono" agli indios  per le "sistematiche" incomprensioni ed esclusioni subite e per le spoliazioni delle loro terre. "Che tristezza! Quanto farebbe bene a tutti noi fare un esame di coscienza e imparare a dire: perdono!", ha affermato Berrgoglio nella Messa celebrata con  le comunità indigene. "Il mondo di oggi, spogliato dalla cultura dello scarto, ha bisogno di voi!", ha aggiunto."Perdono, fratelli!", ha detto ancora il Santo Padre. "Molte volte, in modo sistematico e strutturale, i vostri popoli sono stati incompresi ed esclusi dalla società. Alcuni hanno considerato inferiori i loro valori, la loro cultura e le loro tradizioni", ha riconosciuto il Pontefice. "Altri, ammaliati dal potere, dal denaro e dalle leggi del mercato, lI hanno spogliati delle loro terre o hanno realizzato opere che le inquinavano", ha sottolineato. Francesco ha ricordato che "la sfida ambientale che viviamo e le sue radici umane ci toccano tutti e ci interpella. Non possiamo più far finta di niente di fronte a una delle maggiori crisi ambientali della storia".

E "in questo - ha detto rivolto alle comunità indigene - voi avete molto da insegnarci. I vostri popoli, come hanno riconosciuto i Vescovi dell'America Latina, sanno relazionarsi armonicamente con la natura, che rispettano come 'fonte di nutrimento, casa comune e altare del condividere umano' (Documento di Aparecida, 472)". Inoltre, "i giovani di oggi, esposti a una cultura che tenta di sopprimere tutte le ricchezze e le caratteristiche culturali inseguendo un mondo omogeneo - ha concluso il Pontefice -, hanno bisogno che non si perda la saggezza dei loro anziani! Il mondo di oggi, preso dal pragmatismo, ha bisogno di reimparare il valore della gratuità!".

L'aereo con a bordo papa Francesco, proveniente da Città del Messico, è atterrato all'aeroporto di Tuxtla Gutierrez, capitale dello Stato messicano del Chiapas. Oltre che a Tuxtla Gutierrez, il Papa ha fatto tappa  anche a San Cristobal de Las Casas, dove ha celebrato Messa e pranzato con le comunità indigene. Molto calorosa e variopinta l'accoglienza riservata al Papa nell'aeroporto di Tuxtla Gutierrez, con centinaia di bambini che intonano canzoni vestiti con i costumi colorati della tradizione locale. Il Papa è stato ricevuto dall'arcivescovo monsignor Fabio Martinez Castilla e dalle autorità locali.

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