Shimon Peres, 91 anni, ex presidente di Israele, nel suo studio (Reuters).
La pubblicazione dell'intervista a Shimon Peres ha destato vasta eco, anche presso i lettori di Famigliacristiana.it. Non tutti l'hanno condivisa e la lettera che qui pubblichiamo ne è, anche nei toni accesi, esempio efficace. La pubblichiamo a testimonianza di un dibattito aperto tra i lettori. Le posizioni di Famiglia Cristiana restano invece quelle affidate ai suoi articolisti.
Il Presidente emerito d'Israele Shimon Peres conferma al vice-direttore Fulvio Scaglione, che lo intervista per F.C. n.37 , la proposta presentata a Papa Francesco per un' “ONU delle Religioni”per battersi contro la strumentalizzazione del nome di Dio in disegni di egemonia terrena. In altra parte dell'intervista afferma che “l'ONU ha fatto il suo tempo”e che “Israele si basa sulla fede”
L'eminente statista per essere credibile , deve denunciare la propria responsabilità e quella di tutti i governi israeliani , nel mancato rispetto di decine di risoluzioni ONU che imponevano ad Israele comportamenti conformi al diritto internazionale e puntualmente disattesi.
Resta nel vecchio statista come nei suoi più giovani succesori, laburisti o conservatori , la pervicace ostinazione nel perseguire ad ogni costo l' occupazione totale della Palestina con la relativa pulizia etnica dei suoi abitanti.
Neppure in un'ipotetica ONU delle Religioni, Israele scamperebbe alla sanzione a motivo degli eccidi di massa compiuti con la pretesa legittimazione di una “promessa” divina.
Sarebbe bene perseguire con coraggio Verità , Giustizia e Riconciliazione alle condizioni attuali, anziché, rinviare l'applicazione del diritto internazionale appellandosi ad ipotetici Tribunali religiosi per non rispettare le sentenze di quelli civili che hanno già giudicato e condannato.
Shimon Peres, offre il proprio volto di uomo ben invecchiato al programma di riabilitazione dell'immagine internazionale d'Israele dopo il massacro di Gaza: un sionista coerente fino in fondo.
Eugenio Donati