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martedì 22 aprile 2025
 
 

Pescara, la Cittadella dell'accoglienza diventa Porta Santa

02/12/2015  Realizzata dalla Caritas, in via Alento, e inaugurata il 20 giugno 2013 dall’arcivescovo, monsignor Tommaso Valentinetti, presente il cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, la struttura garantisce assistenza diurna e notturna alle persone in difficoltà. Sarà una delle tre Porte Sante della diocesi.

«Una porta della misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona Speranza». Si affida alla Misericordiae Vultus monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, per presentare gli appuntamenti locali di apertura del Giubileo straordinario della Misericordia che sarà inaugurato solennemente dal papa Francesco l’8 dicembre.

Tre i luoghi scelti nell’arcidiocesi: la Cattedrale di San Cetteo, il santuario del Beato Nunzio Sulprizio a Pescosansonesco e la Cittadella dell’accoglienza di via Alento, voluta «per tenere più forte lo sguardo sulla misericordia». Le celebrazioni avranno inizio con una messa sabato 12 dicembre, presso la parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata a Pescara, a cui seguirà la processione per l’apertura della Porta santa presso la Cittadella dell’accoglienza. Seguiranno, domenica 13 dicembre, l’apertura della Porta santa e la Messa presso il Santuario del Beato Nunzio Sulprizio e la processione dalla parrocchia Spirito Santo a Pescara alla cattedrale di San Cetteo dove verrà aperta la Porta. «Quello che stiamo vivendo – dichiara monsignor Valentinetti – è un momento storico di particolare emergenza: i terribili attentati di Parigi e altre parti del mondo non possono e non devono far prevalere in noi la paura, rendono il Giubileo ancora più necessario e ci chiedono di viverlo con coraggio e slancio spirituale».

Intitolata a San Giovanni Paolo II, realizzata dalla Caritas diocesana, in via Alento, e inaugurata il 20 giugno 2013, la Cittadella dell’accoglienza è destinata a persone maggiorenni, senza distinzioni di sesso, razza, cultura e credo religioso che si trovano in situazione di disagio sociale. La struttura conta 60 posti letto (40 per gli uomini, 20 per le donne), una mensa in cui si riescono a servire fino a 100 pasti contemporaneamente, un salone per le varie attività, una lavanderia e una cappella dedicata a Madre Teresa di Calcutta. Garantisce sia servizi diurni sia notturni (cura e igiene della persona, vitto e alloggio, cura della biancheria) e l'organizzazione interna è definita mediante un regolamento che stabilisce i criteri e le modalità d'accesso, i tempi di permanenza, l'utilizzo dei servizi, degli spazi, la presenza del personale.

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