«Una porta della misericordia, dove chiunque entrerà potrà sperimentare
l’amore di Dio che consola, che perdona e dona Speranza». Si affida alla Misericordiae Vultus monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, per presentare gli appuntamenti locali di apertura del Giubileo straordinario della Misericordia che
sarà inaugurato solennemente dal papa Francesco l’8 dicembre.
Tre i
luoghi scelti nell’arcidiocesi: la Cattedrale di San Cetteo, il
santuario del Beato Nunzio Sulprizio a Pescosansonesco e la Cittadella
dell’accoglienza di via Alento, voluta «per tenere più forte lo sguardo
sulla misericordia». Le celebrazioni avranno inizio con una messa sabato
12 dicembre, presso la parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata a
Pescara, a cui seguirà la processione per l’apertura della Porta santa
presso la Cittadella dell’accoglienza. Seguiranno, domenica 13 dicembre,
l’apertura della Porta santa e la Messa presso il Santuario del Beato
Nunzio Sulprizio e la processione dalla parrocchia Spirito Santo a
Pescara alla cattedrale di San Cetteo dove verrà aperta la Porta.
«Quello che stiamo vivendo – dichiara monsignor Valentinetti – è un
momento storico di particolare emergenza: i terribili attentati di
Parigi e altre parti del mondo non possono e non devono far prevalere in
noi la paura, rendono il Giubileo ancora più necessario e ci chiedono
di viverlo con coraggio e slancio spirituale».
Intitolata a San Giovanni Paolo II, realizzata dalla Caritas diocesana, in via Alento, e inaugurata il 20 giugno 2013, la Cittadella dell’accoglienza è destinata a persone maggiorenni, senza
distinzioni di sesso, razza, cultura e credo religioso che si trovano in
situazione di disagio sociale. La struttura conta 60 posti letto (40 per gli uomini, 20 per le donne), una mensa in cui si riescono a servire fino a 100 pasti contemporaneamente, un salone per le varie attività, una lavanderia e una cappella dedicata a Madre Teresa di Calcutta. Garantisce sia servizi
diurni sia notturni (cura e igiene della persona, vitto e alloggio, cura
della biancheria) e l'organizzazione interna è definita mediante un
regolamento che stabilisce i criteri e le modalità d'accesso, i tempi di
permanenza, l'utilizzo dei servizi, degli spazi, la presenza del
personale.