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mercoledì 18 settembre 2024
 
campagna solidale
 

In Bangladesh l'impegno dei missionari per garantire un futuro ai giovani

21/12/2023  Il Pontificio istituto missioni estere (Pime) sostiene le opere di accoglienza per bambini e bambine e di formazione professionale per ragazzi e ragazze senza lavoro nel Paese asiatico, uno dei più poveri al mondo, con la campagna "Bangladesh24. Cucire storie. Tessere relazioni"

«Scoprire la propria strada nella vita non è un’impresa facile. Non lo è in Bangladesh, per un giovane nato in un villaggio di campagna e in cerca di una chance nella grande città. […] Oggi sono in molti a proseguire gli studi e a voler abbandonare i campi. Ma quali sono le alternative? Tantissimi si riversano a Dhaka per impiegarsi nelle fabbriche, ma si tratta di una vita durissima, in alloggi che sono buchi condivisi con altri, senza il sostegno che nonostante tutto il villaggio offre, per paghe basse e senza prospettive di una situazione stabile». Sono le parole di suor Annamaria Panza, missionaria dell'Immacolata in Bangladesh.

Il Paese dell'Asia meridionale, affacciato sul Golfo del Bengala (Oceano Indiano), è  uno dei più poveri e più densamente popolati al mondo. Sebbene la situazione economica abbia conosciuto dei progressi nell'ultimo decennio, un terzo della popolazione continua a vivere al di sotto della soglia di povertà, la mortalità infantile e la malnutrizione sono ancora largamente diffusi. Attualmente il Bangladesh sta vivendo un processo di industrializzazione selvaggia, con milioni di “nuovi poveri” che vivono con meno di 2 euro al giorno e affrontano disparità di opportunità e disoccupazione. In questo Paese la stragrande maggioranza della popolazione è musulmana, i cattolici rappresentano una piccola minoranza.

I missionari del Pime - Pontificio istituto missioni estere sono impegnati in Bangladesh per offrire accoglienza, educazione di base, assistenza sanitaria a bambini e bambine in difficoltà, formazione tecnica e professionale a ragazzi e ragazze senza lavoro e senza prospettive. Giovani come Ismail, che ha 17 anni, sta studiando alla Novara Technical School della diocesi di Dinajpur - una scuola tecnica fondata nel 1965 e gestita dal Pime, che forma giovani meccanici, falegnami, esperti in automazione - e alloggia nell’ostello del Pime. Ismail vuole diventare meccanico come suo padre e guadagnare abbastanza da poter pagare gli studi ai suoi fratelli più piccoli. E come Shumittra, che ha 23 anni e viene da un villaggio rurale. Si è trasferita a Dhakka per cercare lavoro, ma lo stipendio è troppo basso per pagare un affitto e comprare da mangiare. Shumittra ha trovato accoglienza presso l’ostello gestito dal Pime, segue brevi corsi di formazione e spera di trovare presto un lavoro migliore che le permetta di diventare indipendente. 

Per il 2024 il Pime lancia una campagna di sostegno ai missionari nel Paese asiatico dal titolo "Bangladesh24. Cucire storie. Tessere relazioni". A Natale è possibile sostenere le opere di accoglienza e formazione dei misssionari: ad esempio, con 53 euro si dona un pasto completo a 12 giovani; con 96 euro si dona un'assicuraziine sanitaria a 4 giovani; con 265 euro si garantisce formazione profesisonale a 12 ragazzi.  Si può contribuire alla campagna online attraverso il link: dona.centropime.org/bangladesh24

(Foto Reuters: bambini che giocani in una strada di Dhakka, capitale del Bangladesh)

 

 
 
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