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sabato 05 ottobre 2024
 
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Pippo Baudo: «Che conforto le parole del Papa sui divorziati come me»

12/03/2018  Coetaneo di Francesco, il popolare presentatore apprezza l’energia con cui guida la Chiesa anche nel far pulizia sugli scandali e quanto ha detto a chi soffre perché, risposatosi, non può ricevere l’Eucaristia

Il suo pontificato è stato eccezionale fin dall’inizio. Non si era mai visto prima che un Papa desse le dimissioni e al suo posto ne arrivasse un altro dall’altra parte del mondo. Fin da subito ha dato un connotato ben preciso alla sua missione: è il Papa dei poveri, che viaggia soprattutto nelle zone più calde del mondo e che spende grandi energie per imporre la rettitudine alle gerarchie ecclesiastiche che lo circondano. La Chiesa, come altre istituzioni, attraversa un periodo difficile dovuto anche agli scandali che l’hanno scossa, primo tra tutti la pedofilia.

Ma il Papa non ha fatto calare su di essi un sipario di silenzio, bensì li affronta tutti con grande energia. Per questo è considerato una guida autorevole anche da chi non è cattolico e dai non credenti. Con Francesco abbiamo in comune due cose: innanzitutto siamo coetanei, essendo nati entrambi nel 1936, lui a dicembre e io a giugno. Ci separano dunque solo 6 mesi, e io vivo con grande orgoglio questa vicinanza perché un tempo alla nostra età si era considerati degli arnesi inutili e invece adesso, ognuno nel proprio ambito, possiamo continuare a dire la nostra. E poi lui è un uomo del Sud, un passionale come me. Quando va in Sudamerica tra la sua gente esplode: abbraccia tutti e addirittura balla. Quando mai abbiamo visto un Papa farlo? Il suo carisma lo vediamo anche in questi gesti apparentemente minori. Sono rimasto molto colpito per esempio quando è andato dall’ottico per cambiare gli occhiali e ha chiesto di mantenere la montatura perché per lui era ancora buona. Di recente, ho vissuto grazie a lui un’esperienza bellissima. Papa Francesco ha invitato oltre duemila poveri, profughi, carcerati, senzatetto a partecipare a uno spettacolo del circo Medrano. Gli artisti lo hanno offerto e io ho avuto l’onore di presentarlo. So che clown e giocolieri si esibiscono spesso davanti al Papa e lui si diverte tanto, la stessa gioia che ho ritrovato nel pubblico.

Non ho ancora avuto l’onore di conoscere Francesco di persona: mi piacerebbe tanto. Penso che abbia sentito parlare di me perché i miei programmi erano trasmessi anche in Argentina. Cosa gli direi? Ho un problema che mi assilla il cuore. Quando vado a Messa e il sacerdote alza il calice con l’ostia consacrata, devo scostarmi perché sono un divorziato. In quel momento, il non poter fare la Comunione mi fa sentire un punito, un diverso rispetto agli altri. Francesco ha già detto parole enormi per chi si trova nella mia condizione quando nell’Amoris laetitia afferma che nessuno può essere condannato per sempre, perché questa non è la logica del Vangelo e che tutti devono essere aiutati a partecipare alla vita della Chiesa. Ma sono convinto che farà ancora di più.

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