Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
mercoledì 21 maggio 2025
 
 

Pirati, la Chiesa non s’arrende

10/11/2012  Presentato il congresso mondiale sulla pastorale del mare. Le preoccupazioni del Vaticano sulla pirateria, le condizioni di impiego, le difficoltà dei pescatori.

«La pirateria causa traumi psicologici a lungo termine non solamente al marittimo, ma anche alla sua famiglia». La Santa Sede è preoccupata per l’espandersi del fenomeno. Per questo ha invitato Giuseppe Lubrano, capitano della Savina Caylyn, sequestrato dai pirati somali per undici mesi con i 22 membri del suo equipaggio, a prendere parte ai lavori del XXIII Congresso mondiale dell’apostolato del mare che si svolgerà in Vaticano dal 19 al 23 novembre. Lo ha annunciato, presentando l’appuntamento, il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

Ma quella della pirateria non è l’unica preoccupazione di chi ha «a cuore i marittimi, i pescatori e le loro famiglie». Il cardinale Vegliò denuncia la pesantezza dei «contratti d’impiego dei marittimi che li portano a vivere per lunghi lontani dalla famiglia e dalla loro comunità cristiana e civile», le condizioni di lavoro dannose per la salute o pericolose per la sicurezza dei pescatori, il fenomeno recente «dell’abbandono delle navi, con i loro equipaggi, in porti stranieri, senza cibo e senza risorse». Anche in Italia le misure sempre più restrittive sull’immigrazione impediscono ai marinai di scendere a terra, ma nello stesso tempo, senza una decisione – e i soldi – dell’armatore la nave è impossibilitata a salpare per tornare a casa. 

Al Congresso su La nuova evangelizzazione nel mondo marittimo parteciperanno 410 esperti provenienti da 71 Paesi. La “gente di mare” conta circa 38 milioni di persone.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo