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sabato 14 settembre 2024
 
 

Gmg, ora è polemica sulla sicurezza

23/07/2013  Dopo l'arrivo di papa Francesco in Brasile, rimasto bloccato nel traffico cittadino dalla folla, le autorità di sicurezza brasiliane si rimpallano le responsabilità e parlano di errori nella comunicazione tra le forze dell'ordine. Padre Lombardi tranquillizza tutti: «C'è stato qualche errore ma nessun vero rischio»

Rio de Janeiro

Non si placano le polemiche per la gestione dell’arrivo lunedì pomeriggio di papa Francesco a Rio con la macchina bloccata per interminabili minuti in una via piena di pullman e taxi. Le istituzioni brasiliane si rimbalzano le responsabilità spiegando che si è trattato di un errore nelle comunicazioni tra polizia municipale e polizia federale. I diversi corpi di sicurezza che avrebbero dovuto scortare il passaggio del Papa con il cambio di automobile in Cattedrale sembra non siano riusciti a comunicare. Non proprio una bella figura all'inizio del viaggio papale e con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso.

Padre Federico Lombardi martedì ha minimizzato l’evento parlando «sí di qualche errore di organizzazione, ma nulla di drammatico». Il portavoce della Sala stampa vaticana ha spiegato: «La gente vuole bene al Papa e non c’è stato nessun vero rischio».

La stampa brasiliana, però, è di tutt’altro avviso e continua a trasmettere le immagini della macchina del Papa bloccata dalla folla. Tutti i telegiornali, però, aprono con la notizia degli scontri che ci sono stati ieri sera, proprio mentre il Pontefice era a colloquio com le autorità tra cui la presidente Dilma Rousseff.

Gli scontri tra polizia e manifestanti hanno causato diversi arresti e due feriti. I manifestanti sono stati allontanati dal gruppo di giovani che cantavano e inneggiavano a Francesco e il Papa non ha avuto sentore di quanto stava accadendo.

Alcuni di loro hanno voluto spiegare che protestavano contro le politiche del governo che non garantiscono i diritti primari, dalla salute ai servizi igienici all’educazione. Per rendere ancora più evidente che la protesta non era rivolta contro il Papa alcuni manifestanti hanno innalzato dei grandi cartelli con la scritta “Disculpa Papa Francisco”.

 
 
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