“Gli occhi di chi crede in Cristo scorgono anche nella notte più buia una luce e vedono già il chiarore di un nuovo giorno”. Il vescovo di Pompei monsignor Tommaso Caputo ha affidato ai giovani il messaggio di luce del Vangelo di Matteo e loro con gioia contagiosa hanno mostrato al prossimo l’alba del nuovo giorno. Lo hanno fatto con la leggerezza e con il linguaggio che caratterizza i loro anni, con un una festa in cui ad essere protagonista è stata la luce: il ‘Neon-Party’. Braccialetti fluorescenti sui polsi e viso truccato con colori che si illuminano al buio. Tra una hit e l’ultimo tormentone musicale, i ragazzi vestiti della luce hanno risposto all’invito di monsignor Caputo che dal palco ha chiesto di alzare braccia e viso verso il cielo.
Un gesto che anticipa in qualche modo la partecipazione dei giovani alla Supplica alla Vergine di Pompei che si tiene l’8 maggio. “‘Neon party’ è stato un momento di evangelizzazione e di festa voluto dai giovani del C’entro, lo spazio dedicato al beato “Carlo Acutis” in occasione del primo anno di apertura del C’entro e anche in occasione del compleanno del Beato (il 3 maggio) l’adolescente indicato da Papa Francesco come un originale esempio di santità per i giovani”. Don Ivan Licinio, 38 anni, vice rettore del Santuario, è la guida spirituale dello spazio che dista poche centinaia di metri dal Santuario di Pompei. E’ sua l’idea di sfruttare e utilizzare ogni nuova forma di comunicazione, dalle serie tv ai videogiochi, per diffondere il messaggio del Vangelo tra i ragazzi.
“La festa dei ragazzi è riuscita ancor prima di cominciare” spiega Don Ivan. Festeggiare il primo anno di apertura del centro è stata anche occasione per i ragazzi per aggregare, conoscere e prendersi in carico il prossimo. “La festa si è tenuta in uno spazio chiamato Fonte Salutare situato a ridosso del C’Entro ma che negli ultimi tempi è stato teatro di episodi poco gradevoli come l’arresto di un pusher che su un social network dava appuntamento ai suoi giovani clienti nei pressi di Fonte Salutare - spiega Don Ivan - quel posto con il tempo è diventato un po’ terra di nessuno e i ragazzi per poter ballare e organizzare la festa dovevano quindi ripulirlo. Al lavoro ovviamente c’erano i ragazzi del C’entro, l’Azione Cattolica, l’Agesci, a cui si sono aggiunti i giovani della Croce Rossa di Pompei e quelli del Forum dei Giovani del Comune.
Ma proprio mentre loro stavano pulendo ragazzi che non hanno mai nemmeno notato il C’entro si sono avvicinati. Hanno collaborato tutti insieme e tutti insieme hanno ascoltato poi durante il party il messaggio evangelico lanciato dal Vescovo Caputo”. “Il C’entro è un avamposto - ha detto l’ arcivescovo Caputo - che si propone come casa dei giovani e luogo di aggregazione, una luce nella notte dove i giovani sono le sentinelle che annunciano un giorno nuovo”.
E quel giorno nuovo l’hanno visto in tanti anche gli adulti e i turisti che non hanno partecipato alla festa “Con questo party i ragazzi hanno dato nuova luce alla Fonte Salutare - spiega ancora don Ivan - ma soprattutto alla narrazione che la società fa delle nuove generazioni. “Voi siete la luce del mondo” ci ricorda Gesù e nella terra della giovane Maria, la “donna vestita di sole”, i giovani invece hanno portato la luce nella notte, non solo vestendosi di luce attraverso il body painting con vernice fluo e i neon kit distribuiti gratuitamente, ma anche e soprattutto attraverso la luce dei loro occhi, capaci di vedere le opportunità lì dove i grandi hanno smesso di sognare”.