Ogni biglietto, 10 euro. Estrazione giovedì 8 gennaio. In palio, bei premi. Una lotteria di Natale, come tante. Anzi, no. Quella reclamizzata negli uffici vaticani aperti al pubblico ha un taglio particolare, inedito: «Lotteria di beneficenza per le opere di carità del Santo Padre», recita una locandina affissa da qualche giorno. «È la riffa papale», notano i tre organi di stampa che ne hanno dato notizia (Messaggero, Vaticaninsider e Avvenire).
L'inverno bussa alla porta e Francesco non poteva non pensare ai poveri. L’iniziativa serve a raccogliere fondi per
finanziare progetti destinati ai senza fissa dimora. Primo premio in palio una
Fiat Panda 4x4, full optional. Naturalmente di colore bianco,
perché l'auto, così come tutti gli altri premi, sono i doni che ha
ricevuto il Pontefice nel corso dell'anno e che lui ha deciso di
sfruttare proprio per raccogliere denaro utile a iniziative di natura
sociale. Secondo premio in palio, invece, è una bicicletta da corsa
celeste; terzo premio un'altra bicicletta, stavolta però di colore
arancio dotata di cestini; quarto premio ancora una bicicletta ma da
passeggio e di colore grigio. Il quinto premio è un tandem, il sesto una
videocamera digitale ad alta definizione di marca giapponese. Seguono
orologi, cornici d'argento, penne pregiate, borse portadocumenti,
dispositivi wireless per iPod e iPhone, una macchina da caffè della
Illy. Persino un cappello bianco, modello Panama, della più nota azienda
equadoregna Homero Ortega (nella foto in alto).
A questi oggetti se ne aggiungono altrettanti. Premi di
consolazione: ombrelli, profumi, sciarpe, libri, cinture.
Chiunque può partecipare e aiutando papa Bergoglio nella sua
missione di aiutare i poveri. Basta solo acquistare un biglietto al
costo di 10 euro negli uffici del Governatorato, nei punti in cui sono
in vendita monete e francobolli, o alle Poste vaticane, nella farmacia,
ai musei e persino all'ufficio Pellegrini e Turisti dove si ogni giorno
si registrano code chilometriche di turisti stranieri.
L'estrazione avverrà l'8 gennaio 2015, sotto lo sguardo di un notaio e
del cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato, uno dei
più stretti collaboratori di Bergoglio, al quale Jorge Mario Bergoglio si è rivolto
per rendere possibile la lotteria papale. Dietro tutto questo, ancora
una volta, c’è però l'elemosiniere padre Konrad Krajewski, l'arcivescovo
polacco incaricato dal Pontefice di essere «la sua longa manus».