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giovedì 08 giugno 2023
 
Le domande delle mamme
 

Preadolescenti: quando è ora che il papà si faccia sentire

17/08/2018  Le mie due figlie preadolescenti sono energie, entusiaste e iperattive. Mi piacerebbe che mio marito dedicasse loro più tempo, dandogli delle regole e le giuste restrizioni. Lui, però, usa la scusa del lavoro e della stanchezza. Sono convinta però che i figli abbiano bisogno sia di un padre sia di una madre per credere bene. Leggi la risposta di Alberto Pellai

Abbiamo tre figli... Le prime due ora sono preadolescenti, piene di energia e richieste. Vorrebbero tutto, fare tutto, andare dappertutto. C’è da tenere bene in mano le briglie, altrimenti scappano e non le raggiungi più. Dopo essermi presa io tanta cura di loro durante l’infanzia, penso che ora tocchi al papà fare la sua parte e vorrei tanto chiedergli di prendere adesso lui in mano il testimone, ora che c’è bisogno di un comandante per guidare la nave della nostra famiglia. Mio marito, invece, dice di sentirsi travolto dalle responsabilità lavorative e di non poter dedicare troppo tempo ai figli. Anche perché – dice – «sto invecchiando e non ho più l’energia di una volta». Io penso che ora in casa nostra serva più un papà che una mamma, per addomesticare le due preadolescenti iperattive ed energetiche.

LUANA

— Cara Luana, la tua lettera è piena di immagini e metafore che parlano da sole. E in fin dei conti, hai proprio ragione tu. Stefania Andreoli ha pubblicato Papà, fatti sentire (Bur) il cui titolo mi sembra proprio faccia al caso vostro. In casa tua c’è bisogno di un papà che sappia farsi sentire e tenere le briglie che giustamente tu definisci necessarie per mantenere sulla buona strada le vostre preadolescenti. Leggendoti, mi è venuto in mentre Mr Banks, il papà della storia di Mary Poppins, ai cui due figli monelli manca un padre presente e coinvolto. Lui è troppo indaffarato con i suoi doveri professionali e non ha tempo di ascoltare i due bambini, né tantomeno di coinvolgersi nelle loro avventure e attività. Sulla scena educativa della famiglia Banks si sono già succedute tante tate diverse, ma sono scappate tutte fino a che non è arrivata lei, la magica Mary. Tu, Luana, mi sembri la signora Banks, travolta dalle cose, desiderosa di educare bene i figli, ma sola nel farlo, senza un alleato. E siccome dubito che a casa vostra un giorno compaia una tata volante con borsa e ombrello, il mio consiglio è uno solo: rimetti il papà al suo posto. Deve scendere in trincea, fare dei sani e vigorosi tiri alla fune con le due “tsunamiche” preadolescenti. Si deve fare sentire, vedere e al bisogno farsi obbedire. Scoprirà che, nel fare questo, troverà anche un gran piacere. Perché essere genitore dei preadolescenti è molto faticoso ma regala tante soddisfazioni. Fagli leggere a questo proposito il libro di Paolo Longarini Tutte le prime volte (Harper Collins), che racconta le emozioni di un papà coinvolto nelle tante prime volte delle figlie, dall’infanzia all’adolescenza, e che fa capire quanto è importante per un figlio avere al fianco un papà e fa intuire anche quanto è meraviglioso essere genitori presenti e non latitanti.

 
 
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