Profughi cristiani scappati da Mosul trovano un rifugio provvisorio nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Telkaif. Foto Reuters.
Appuntamento mercoledì 6 agosto, festa della Trasfigurazione. Il patriarca caldeo di Baghdad, Raphael Louis Sako, e la fondazione di diritto pontifico Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) hanno promosso una giornata di preghiera per la pace in Iraq. «Con i cristiani iracheni – ha scritto il patriarca in un messaggio inviato ad Acs - mi unisco a quanti tenderanno le mani al Signore invocando la pace in Iraq. Uniamo i nostri cuori e le nostre voci davanti al Signore».
Come spiega il presidente esecutivo internazionale di Aiuto alla Chiesa che soffre,
Johannes Heeremann, l’iniziativa è stata ispirata dall’appello pronunciato da Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 20 luglio. «Le parole del Santo Padre – continua Heeremann – ci hanno indotto ad invitare alla preghiera i fedeli di tutte le religioni, in particolare le comunità musulmane altrettanto provate dalle violenze. Di fronte a tanta sofferenza, come quella cui assistiamo oggi in Iraq, dobbiamo unirci ai nostri fratelli che soffrono e mostrare loro che non li abbiamo abbandonati».
Il mese scorso Aiuto alla Chiesa che soffre ha donato 100 mila euro all’arcidiocesi caldea di Mosul per aiuti ai rifugiati, e
sta continuando a raccogliere fondi per sostenere la Chiesa irachena. Come in altre occasioni la fondazione pontificia coniuga il supporto economico alla Chiesa perseguitata e sofferente nel mondo con la vicinanza nella preghiera. Recentemente Acs ha lanciato altre iniziative simili per la Chiesa e le popolazioni in difficoltà di Repubblica Democratica del Congo, Siria e Repubblica Centrafricana. «La fraternità e la solidarietà sono ciò di cui la nostra tormentata nazione ha bisogno in questo momento – afferma il patriarca Sako – Per migliaia di persone innocenti, la crisi che stiamo attraversando significa grande dolore, profonda sofferenza e inestimabili deprivazioni».
Il prelato iracheno pone l’accento sul giorno scelto per la preghiera per la pace: la festa della Trasfigurazione. «È il giorno della trasformazione dei cuori e delle menti nell’incontro con la luce di Dio che si sprigiona su tutta l’umanità.
Possa la luce del Tabor, attraverso la nostra vicinanza, riempire di amore e speranza i cuori di coloro che soffrono. Possa il messaggio del Tabor, attraverso le nostre preghiere, ispirare i leader di questo paese affinché sacrifichino gli interessi personali in virtù del bene comune».