«Grazie
a questo premio possiamo ancora una volta far emergere la piaga della
tratta di persone e trovare insieme – istituzioni governative,
religiose, pubblico e privato – strategie nuove per rispondere
positivamente a questa schiavitù del nostro secolo».
È
questa la motivazione con cui il Parlamento europeo ha selezionato
suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata, Presidente
dell’associazione Slaves
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e
coordinatrice
Ufficio “Tratta donne e minori” dell'USMI come vincitore del Civi
Europaeo Premium.
«Un
riconoscimento che non va solo a me, ma a tutte le religiose e i
laici che da molti anni condividono con me questo cammino di lotta
contro la tratta di esseri umani e soprattutto di restituzione della
dignità e della libertà a tante vittime», commenta suor Eugenia.
Non
è il primo importante riconoscimento quello che la religiosa ha
ricevuto venerdì scorso a Firenze, presso la sede degli archivi
storici dell’Unione Europea di Villa Salviati – e che le sarà
nuovamente attribuito durante
la sessione solenne del Parlamento europeo il 16 e il 17 ottobre a
Bruxelles.
In
passato, era stata nominata dal presidente della Repubblica Carlo
Azelio Ciampi Commendatore della Repubblica italiana e per ben due
volte aveva ottenuto un’onorificenza da parte del Dipartimento di
Stato americano, proprio per la sua instancabile lotta contro le
moderne schiavitù, in particolare la tratta di esseri umani per lo
sfruttamento lavorativo e sessuale.
Suor
Eugenia Bonetti, dopo 24 anni di missione in Africa, ha saputo
rispondere, qui in Italia, alla difficile sfida di togliere dalle
strade migliaia di ragazze trafficate e costrette a prostituirsi,
creando una rete di associazioni, parrocchie, Caritas e case di
accoglienza, che in 20 anni di lavoro hanno ridato un futuro a
migliaia di donne immigrate ridotte in schiave.
«Le
religiose italiane – precisa suor Eugenia – sono state tra le
prime in Italia a leggere il fenomeno della tratta per sfruttamento
sessuale e a carcere di dare risposte concrete, offrendo ospitalità
nelle proprie case e proponendo cammini di integrazione nella nostra
società. Oggi, nel nostro Paese, ci sono circa 250 religiose di 80
diverse congregazioni che operano in questo ambito. Inoltre,
attraverso l’associazione Slaves
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abbiamo avviato un progetto di rimpatri assistiti che permettono ad
alcune donne nigeriane vittime di tratta di tornare a casa con
dignità e di reinserirsi attraverso un percorso socio-lavorativo. È
dunque un grande onore per me ricevere questo riconoscimento proprio
perché lo condivido con tutte le religiose e le donne con cui
abbiamo percorso questo lungo, difficile ma anche esaltante cammino».
Per
l'edizione 2013 la Giuria ha selezionato 43 vincitori europei di
cui tre italiani. Oltre a suor Bonetti, sono stati premiati
Antonio Mumolo, Presidente dell'Associazione “Avvocato di strada
Onlus” e Daniel Vogelmann, della casa editrice ebraica Giuntina di
Firenze.