Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 17 aprile 2025
 
dossier
 

Il Papa: «Il matrimonio non è un cammino liscio, senza conflitti»

14/09/2014  Un giorno indimenticabile per venti coppie della diocesi di Roma, che hanno celebrato il matrimonio davanti a Papa Francesco. Il Papa: "E' normale che gli sposi litighino, sempre si fa. Ma mai finire la giornata senza fare la pace, mai". Tra le 20 coppie anche Gabriella e Guido, una mamma single di 48 anni e il compagno con alle spalle un matrimonio annullato: "Vorremmo che la nostra storia donasse speranza a chi convive e ha rinunciato a sposarsi davanti a Dio"

Dalla nostra inviata nella Basilica di San Pietro

Domenica 14 settembre, Esaltazione della Croce. Un giorno indimenticabile per venti coppie della diocesi di Roma, che celebrano il loro matrimonio davanti a un officiante speciale: Papa Francesco. Che ha rivolto loro – durante l’omelia della solenne celebrazione nella Basilica Vaticana – parole semplici e schiette sul percorso esistenziale a due benedetto dal Signore con il sacramento nuziale. «La prima lettura ci parla del popolo nel deserto: erano soprattutto famiglie, tanti bambini, con i vecchi che facevano fatica. Questo popolo fa pensare alla Chiesa, in cammino nel deserto del mondo d’oggi. Fa pensare alle famiglie, alle nostre famiglie. È incalcolabile la forza contenuta in una famiglia.

Ma le famiglie sono il primo luogo in cui ci formiamo come persone e allo stesso tempo sono i mattoni per la costruzione della società», ha ribadito papa Francesco durante l’omelia. «C’è la tentazione di tornare indietro, di abbandonare il cammino: viene da pensare alle coppie di sposi che non sopportano il viaggio della vita coniugale e famigliare, perdono il gusto del matrimonio, non attingono più l’acqua della fonte del sacramento. La vita quotidiana diventa pesante, tante volte nauseante», ha rilevato ancora il pontefice. In quel momento «arrivano i serpenti velenosi. Dio non elimina i serpenti, ma offre un antidoto: attraverso quel serpente di bronzo fatto da Mosè, trasmette la sua forza di guarigione, che è la sua misericordia più forte del veleno tentatore».

Infatti è proprio «l’amore immenso del Padre che spinge Gesù a farsi uomo, a farsi servo, a morire sulla croce». Il rimedio che Dio offre al popolo vale anche per gli sposi che morsi dallo scoraggiamento, dell’infedeltà, della regressione, dell’abbandono. Se si affidano a Lui, li guarisce con il suo amore misericordioso, con la forza di una grazia che rigenera e rimette in cammino sulla strada del cammino coniugale. Gesù è in grado di rinnovare l’amore quando umanamente si perde, si lacera, si esaurisce». «Questo è il matrimonio – ha sintetizzato papa Bergoglio –: il cammino insieme di un uomo e di una donna, in cui l’uomo ha il compito di aiutare la moglie a essere più donna e la donna ha il compito di fare il marito più uomo. È la reciprocità delle differenze; non è un cammino liscio senza conflitti, sennò non sarebbe umano. È un viaggio difficile, a volte anche conflittuale, ma questa è la vita».

Quindi il Santo Padre ha messo in evidenza la «teologia che Dio ci dà sulle famiglie in cammino, gli sposi in cammino» e ha aggiunto «un piccolo consiglio: è normale che gli sposi litighino, sempre si fa. Mai finire la giornata senza fare la pace, mai: è sufficiente un piccolo gesto e così si continua a camminare». Poi ha voluto rimarcare con forza: «Il matrimonio è simbolo della vita reale, non è una fiction», ricordando che l’amore «trova nella croce la sua garanzia. Auguro a tutti voi un bel cammino fecondo, che l’amore cresca; vi auguro felicità – ha concluso –. Ci saranno le croci, ma sempre il Signore è lì, per aiutarci ad andare avanti. Il Signore vi benedica».

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
I vostri commenti
15

Stai visualizzando  dei 15 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo