Il console generale Massimiliano Mazzanti.
“Siamo quasi 260.000 italiani registrati all’Aire, l’elenco dei nostri connazionali all’estero. E’ un dato che fa di noi il secondo consolato generale d’Italia nel mondo dopo Buenos Aires, ma gli italiani in Gran Bretagna sono mezzo milione perché a ciascuno registrato ne corrisponde un altro non iscritto”.
Il console generale di Londra, Massimiliano Mazzanti, parla di questa ondata migratoria come di “un fatto nuovo e unico” con 2000 nuovi italiani che si registrano al consolato ogni mese ovvero almeno 4000 che arrivano a Londra.
“Anche la fondazione “Migrantes”, nel rapporto annuale, ha confermato che, nell'ultimo anno, l’emigrazione verso il Regno Unito è aumentata del 71,5% rispetto all'anno precedente”, continua il console, “Abbiamo anche fatto un rilevamento a campione sugli ultimi 4000 iscritti e scoperto che il 65% è composto da ragazzi tra i 18 e i 35 anni e il 57% è almeno laureato. Si tratta di un’ immigrazione accademico professionale con una preparazione elevata rispetto al passato e alla media. I nostri connazionali, se conoscono l’inglese perfettamente, diventano ingegneri o medici usando la propria laurea come farebbero in Italia e facendo l’esame specifico per essere ammessi in quella categoria professionale”.
Chi non ha una buona conoscenza della lingua si accontenta di lavoretti nel settore ospitalità ma molti italiani, da camerieri, sono diventati direttori di ristoranti e di alberghi. Negli ultimi mesi, da Londra, i nostri connazionali tendono a spostarsi verso altre città di Inghilterra come Manchester, Birmingham, Liverpool e un po’ ovunque perché trovano più facilmente lavoro. In queste città la competizione è minore rispetto alla capitale dove vi sono moltissimi europei che parlano perfettamente l’inglese.
Agli italiani appena arrivati a Londra il consolato italiano offre “Primo approdo” un workshop mensile, della durata di un’ora, al quale occorre iscriversi online, con esperti del settore legale, fiscale, medico e accademico che offrono consulenza gratuita e anche informazioni sui servizi del consolato.
“L’idea è stata dell’ambasciatore Pasquale Terracciano”, spiega il console, “Ma noi l’abbiamo fatta propria. I relatori del workshop sono avvocati, immobiliaristi e medici. Abbiamo anche pubblicato un manuale di 50 pagine dedicato a chi sta per partire per la Gran Bretagna così che sappia come muoversi e possa evitare truffe nel suo viaggio ideale verso Londra. Questi incontri stanno avendo molto successo e sono considerati una delle prassi migliori dalla Farnesina che li ha diffusi negli altri consolati nel mondo. Ci siamo accorti che questi ragazzi che arrivano a Londra vanno tutelati e indirizzati e non possono essere abbandonati a loro stessi”.
I NUMERI
- Quasi 260.000 gli italiani iscritti al consolato di Londra
- Quelli presenti nel paese sono mezzo milione
- Ogni mese se ne registrano altri 2.000
- Più 71,5% l’emigrazione verso il Regno Unito nell’ultimo anno
- 65% degli ultimi iscritti hanno tra i 18 e i 35 anni
- 57% è laureato
- Professioni più diffuse: avvocati, ingegneri, medici, professori universitari, banchieri, camerieri, cuochi, direttori di ristoranti e di alberghi, elettricisti, falegnami, muratori