Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
domenica 06 ottobre 2024
 
dossier
 

«Processione "emigrata" dopo lo stop in Calabria? Una bufala»

31/08/2014  «La nostra festa in onore di San Bartolomeo si svolge da 50 anni e non è un sostituto di quella di Giffone, in Calabria. Non andiamo certo contro i vescovi calabresi che hanno preso una decisione importante e delicata». A dirlo è il parroco di Fino Mornasco (Como) don Pierino Riva, che spiega: «Qui non è arrivato nessun pullman dalla Calabria o da altrove.»

La locandina con il programma della festa di Andrate
La locandina con il programma della festa di Andrate

«È una vera e propria bufala, qui non è arrivato nessun pullman dalla Calabria o da altrove. Come ogni anno, facciamo la processione in onore di San Bartolomeo l'ultima domenica di agosto e alla quale partecipano moltissimi fedeli e in particolare la folta comunità calabrese che vive qui da decenni. La processione che non si è tenuta a Giffone, in Calabria, non c'entra nulla con la nostra tradizione che va avanti da quasi cinquant'anni». Don Pierino Riva è il parroco di Fino Mornasco, nel Comasco, che comprende anche la frazione di Andrate dove ogni anno, la prima domenica successiva al 24 agosto, si festeggia San Bartolomeo, molto venerato anche in Calabria. Quest'anno però a Giffone, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria, sull'Aspromonte, la tradizionale processione non si è svolta dopo lo scandalo dell'inchino davanti alla casa del boss Beppe Mazzagatti a Oppido Mamertina durante il corteo in onore della Madonna delle Grazie il 2 luglio scorso.

La diocesi, di cui fa parte anche Giffone, ha sospeso infatti a tempo indeterminato tutte le processioni. «La nostra festa non è un sostituto di quella di Giffone, non andiamo certo contro i vescovi calabresi che hanno preso una decisione molto delicata e importante. Non capisco da dove sia venuta fuori questa storia», taglia corto don Pierino al telefono dopo aver celebrato la messa.

Il legame della festa con la Calabria è comunque storicamente molto forte: «Qui c'è una numerosa comunità d'origine calabrese che si è formata a partire dalla metà degli anni Cinquanta con il boom dell'immigrazione dal Sud», spiega il parroco, «per questo i calabresi originari di Giffone che sono venuti a vivere ad Andrate molti anni fa hanno costruito a proprie spese la statua di San Bartolomeo, uguale a quella custodita nel santuario del paese d'origine, e l'hanno donata alla comunità. Tutto qui. Peraltro, negli anni la festa ha finito per coinvolgere tantissimi comaschi e milanesi, un segno vitale e autentico d'integrazione nel segno della fede e della devozione, altro che inchini!».
Anche la data scelta non ha nulla a che fare con la processione che quest'anno non si è svolta Giffone il 24 agosto scorso: «Da calendario, San Bartolomeo si festeggia il 24. Ad Andrate però organizziamo la festa la domenica successiva per dare la possibilità di partecipare a chi è rientrato dalle ferie».

I festeggiamenti per San Bartolomeo sono iniziati martedì 26 e si chiudono il 31 con la processione del pomeriggio durante la quale si porta per le vie del paese la statua del Santo. Tra le iniziative collaterali anche la sagra delle capre, il luna park, concerti e gli immancabili fuochi d'artificio.

 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo