Gentile prof Spotorno,
ho un figlio che frequenta la seconda media e mi racconta cose che spesso stento a credere, in particolare mi dice che i suoi compagni, ma immagino anche lui, sono sempre a guardare il cellulare o per giocare o per chattare con qualcuno e l’uso più scolastico che ne fanno è quello di copiare o passarsi i compiti. Incuriosita, gli ho chiesto cosa fanno i professori, se li sgridano. Lui è stato un po’ vago e ho capito che non c’è un comportamento uniforme. Credo personalmente che ci vorrebbe più fermezza e coerenza da parte
dei docenti, lei cosa ne pensa?
Ada
— Cara amica, partirei proprio dalla coerenza di noi adulti in genere, non solo degli insegnanti. Mia madre, maestra elementare, ripeteva spesso: «I bambini ci guardano anche quando sono girati». Faceva proprio riferimento all’esempio e alla necessità di coerenza che deve esistere tra ciò che diciamo, o spesso predichiamo, e ciò che facciamo. Così guardandomi intorno sempre più spesso noto comportamenti che poco hanno a che fare con ciò che predichiamo. E siamo noi stessi genitori che, nell’ansia di un continuo controllo, abbiamo via via permesso che questo utile strumento si impossessasse di noi e dei nostri figli, quindi di conseguenza dei nostri alunni. Così telefoniamo o messaggiamo nel bel mezzo della mattinata scolastica per sapere semplicemente come va o per chiedere conto dell’interrogazione. E sarà forse capitato anche a te di osservare come al ristorante e non solo le conversazioni si siano ridotte al minimo, intenti come sono molti adulti a tenere sotto controllo il telefonino tanto da tollerare senza fare una piega che i loro figli facciano lo stesso. Scusa questa lunga premessa ma serviva a far capire come, nonostante ci siano norme, direttive e regolamenti scolastici che vietano l’uso del cellulare a scuola, poi, nella prassi, ci si sia ammorbiditi e non solo per via di qualche ricorso ma soprattutto per senso di realtà. Sempre più spesso si tollera di vederlo sui banchi e capita, magari anche al docente seppur spero di rado, di lasciarlo acceso e di usarlo. La questione che sollevi, cara Ada, è quindi veramente seria e ci interroga tutti. Tuttavia credo ci siano strumenti e strategie da seguire per insegnare e pretendere un uso responsabile e corretto di smartphone e quant’altro. In primis va riaffermato il ruolo educativo dei genitori sul rispetto delle regole, facendo capire anche con
le loro azioni che su queste regole esiste sintonia e alleanza con la scuola.
E in questa relazione sarà importante sostenere i docenti quando si fanno consegnare il telefonino usato in modo inappropriato, solo così non sarà stata vana la fermezza e non verrà meno
la coerenza.