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mercoledì 30 aprile 2025
 
adolescenti e salute mentale
 

«Ecco perché vogliamo lo psicologo a scuola»

03/03/2022  Appare più che mai necessaria una figura professionale in grado di sostenere i ragazzi e le loro fragilità e che faccia da ponte tra le famiglie e la scuola. Ecco, grazie a un incontro organizzato da ScuolaZoo, cosa ne pensano il mondo della politica, dell'istruzione e gli studenti stessi

«Ho sofferto di disturbi del comportamento alimentare e lo psicologo a scuola mi ha salvato la vita, anche se purtroppo era disponibile solo per poche ore. Avere una presenza fissa aiuterebbe tante ragazze e ragazzi ad avere più consapevolezza e a prevenire». È la testimonianza di Alessia La Volpe, 19 anni ed ex rappresentante d’Istituto ScuolaZoo, che oggi, dopo un lungo percorso, è diventata una testimonial per la prevenzione dei disturbi alimentari. «»

Le fa eco anche Saji, membro della Fondazione Il Bullone: «Ero sempre assente alle lezioni, ma non perché non avessi voglia di andare a scuola. Ero assente perché malata. Io mi sono salvata grazie ai miei amici che mi hanno fatto capire che dovevo rialzarmi: avere subito una figura di riferimento nella scuola a cui rivolgermi mi avrebbe aiutato, ma purtroppo non c’era e sono stata fortunata».

Tra le istanze portate avanti dai ragazzi delle superiori durante le più recenti occupazioni delle scuole colpisce proprio la richiesta di uno psicologo a disposizione degli studenti. Un professionista, facilmente raggiungibile e consultabile, che possa affrontare e contenere le ansie e le fragilità che sempre più numerose stanno venendo a galla dopo questi ultimi anni di emergenze.

In che modo le istituzioni possono sostenere questi bisogni? Ne hanno discusso gli esperti in occasione di un evento organizzato da ScuolaZoo. E  la prima risposta arriva dall’On. Emilio Carelli, autore di una proposta di legge che istituisce la figura dello psicologo scolastico: «La Commissione Cultura ha messo a calendario la proposta di legge, che verrà portata avanti nella legislatura. Anche il Ministro Bianchi si è interessato alla proposta. Lo psicologo a scuola deve essere un ponte tra scuola e famiglie, è una figura in grado di supportare e motivare gli studenti ma anche di individuare precocemente situazioni di difficoltà. C’è poi tutto il tema della comunicazione: spesso studenti, docenti e istituzione scuola non si parlano. Lo psicologo abbatterebbe anche queste barriere».

Un momento dell'evento organizzato da ScuolaZoo
Un momento dell'evento organizzato da ScuolaZoo

Secondo Il presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi David Lazzari «Questo tema è come un iceberg: una piccola parte è emersa e sono i disturbi che richiedono una terapia, ma i quattro quinti dell’iceberg sono nascosti. È su questa parte che bisogna intervenire e lo psicologo a scuola aiuterebbe a prevenire«». D’accordo con lui Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi: «Lo psicologo può educare all’ascolto gli insegnanti aiutandoli a motivare gli studenti, quindi creando una scuola non sono nozionistica ma anche pedagogistica, e un ambiente sempre più inclusivo e motivato».

Ivan Mei, Child Protection Specialist di Unicef che ha presentato la ricerca Vite a Colori, puntualizza: «Spero che questo sia il primo passo per una sempre maggiore collaborazione tra i professionisti della salute, del supporto sociale e del mondo educativo. Dal benessere dei giovani dipende quello di tutta la società, questo è un primo investimento importante». Tra gli ospiti anche Silvia Wang, che da poco ha fondato Serenis, startup che si occupa proprio di fornire servizi assistenziali online: «Andare dallo psicologo è la cosa che più ha impattato nella mia felicità quotidiana. Lo psicologo a scuola renderebbe il supporto psicologico più accessibile, che è poi anche la mission di Serenis».

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