LETTERA FIRMATA - Convivo con la mia ragazza che proviene dal Perù. È battezzata e vorrebbe ricevere la Cresima e fare la Comunione. Le è stato detto che può partecipare al corso di preparazione, ma non ricevere questi sacramenti. La convivenza è un peccato mortale?
Lasciamo a Dio il giudizio morale. Qui si tratta dell’ideale del matrimonio cristiano. Papa Francesco non nega i valori umani e cristiani presenti in tante situazioni cosiddette “irregolari”, compresa la convivenza. Tuttavia, egli afferma che «il matrimonio cristiano si realizza pienamente nell’unione fra un uomo e una donna che si donano reciprocamente in un amore esclusivo e nella libera fedeltà si appartengono fino alla morte, si aprono alla trasmissione della vita, consacrati dal sacramento che conferisce la grazia di costituirsi come chiesa domestica» (Amoris laetitia, 292). Pertanto, egli esorta a entrare in dialogo con i conviventi per «evidenziare gli elementi della loro vita che possono condurre a una maggiore apertura al Vangelo del matrimonio nella sua pienezza» (n. 293). Nel caso specifico, la proposta più corretta sarebbe quella di partecipare a un itinerario di preparazione al matrimonio, così si risolverebbero insieme sia il completamento dell’iniziazione cristiana che la situazione coniugale. È contro la verità e sarebbe una contraddizione in partenza considerare le due cose separatamente.